a cura di Alessandro Roca
Hanno già vinto il mondiale, ma non smettono di fare piazza pulita di trofei ad ogni manifestazione. Stiamo parlando del team Audi Sport Joest che anche questo week-end ha primeggiato nel World Endurance Championship, più precisamente nella 6 ore del Bahrain.
Prima assoluta la vettura #1 guidata da Lotterer, Treluyer e Fassler che allunga ancor di più in campionato, come se ne avessero bisogno. Subito dietro di loro l’altra R18 E-Tron Quattro pilotata da McNish e Kristensen che ha accusato circa 2 giri di distacco a causa di problemi di surriscaldamento dei freni e guasti alla fanaleria. Terza assoluta l’HPD ARX-03a #21 dello Strakka Racing. Quest’ultima ha messo definitivamente KO la Toyota di Lapierre e Wurz. L’equipaggio della vettura nipponica ha patito dei problemi di natura elettronica quando si trovavano al comando, obbligandoli ad un lungo pit-stop. Al rientro in pista la vettura #7 si è scontrata con la vettura dello Strakka rompendo una sospensione e finendo li la sua corsa. Quarta e quinta assoluta le altre due vetture del team Rebellion.
Nella classe cadetta il trionfo è stato agguantato dall’Oreca 03-Nissan del Pecom Racing che ha sfruttato i problemi dell’HPD ARX-03b #44 dello Starworks Motorsport che viaggiava spedita verso la vittoria. Quest’ultima ha chiuso in terza posizione di classe, mentre la piazza d’onore la occupa l’Oreca-Nissan del team Signatech.
Tra le GTE-Pro trionfa anche stavolta l’AF Corse con la Ferrari 458 di Fisichella – Vilander davanti l’Aston Martin e alla Porsche 997 RSR del team Felbermayr-Proton. Proprio questi ultimi colgono un’importante vittoria nel raggruppamento dedicato agli amatori con la vettura #88 guidata da Roda-Ruberti-Ried. Completano il podio di categoria la 458 #61 del team di Amato Ferrari e l’altra Ferrari del Krohn Motorsport con a bordo il nostro Michele Rugolo.
Classifica:
1. LMP1 Fassler/Lotterer/Treluyer – Audi e-tron quattro – 151 giri
2. LMP1 Kristensen/McNish – Audi e-tron quattro – 1 giro
3. LMP1 Leventis/Watts/Kane – Strakka HPD – 6 giri
4. LMP1 Prost/Jani – Rebellion Lola-Toyota – 7 giri
5. LMP1 Belicchi/Primat – Rebellion Lola-Toyota – 10 giri
6. LMP2 Perez Companc/Minassian/Kaffer – Pecom ORECA-Nissan – 12 giri
7. LMP2 Mailleux/Lombard/Tresson – Signatech ORECA-Nissan – 14 giri
8. LMP2 Potolicchio/Kimber-Smith/Sarrazin – Starworks HPD – 14 giri
9. LMP2 Liuzzi/Rossiter/Weeda – Lotus Lola-Lotus – 14 giri
10. LMP2 Panciatici/Ragues/Rusinov – Signatech ORECA-Nissan – 15 giri
11. LMP2 Nicolet/Lahaye/Pla – OAK Morgan-Nissan – 19 giri
12. LMP2 Zugel/Gonzalez/Julian – Greaves Zytek-Nissan – 21 giri
13. GTEPro Fisichella/Vilander – AF Ferrari – 21 giri
14. GTEPro Mucke/Turner – Aston Martin – 22 giri
15. GTEPro Lieb/Lietz – Felbermayr Porsche – 22 giri
16. GTEPro Bertolini/Beretta – AF Ferrari – 22 giri
17. GTEAm Ried/Roda/Ruberti – Felbermayr Porsche – 26 giri
18. GTEAm Kauffman/Aguas/Vickers – AF-Waltrip Ferrari – 27 giri
19. GTEAm Krohn/Jonsson/Rugolo – Krohn Ferrari – 29 giri
20. LMP2 Martin/Graves – ADR-Delta ORECA-Nissan – 30 giri
21. GTEAm Bornhauser/Canal/Rees – Larbre Corvette – 34 giri
22. GTEAm Belloc/Bourret/Gibon – Larbre Corvette – 38 giri
23. GTEAm Camathias/Simonsen/Daniels – JWA Porsche – 41 giri
Ritirati:
87° giro – LMP1 Wurz/Lapierre – Toyota
69° giro – LMP2 Holzer/Moro – Lotus Lola-Lotus
66° giro – LMP2 Giroix/Ihara/Deletraz – Gulf Lola-Nissan
58° giro – LMP1 Brabham/Chandhok/Dumbreck – JRM HPD
Twitter: @AlessandroRoca
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