Imponendosi nella terza prova stagionale della IZOD IndyCar Series, in programma sul circuito cittadino di Long Beach, Takuma Sato è diventato il primo pilota giapponese a vincere una gara nella categoria. La vittoria di Sato è anche la prima per l’A.J. Foyt Racing da quasi 11 anni (ultima vittoria 7 Luglio 2002 con Airton Dare sul Kansas Speedway). In una gara ricca di sorprese il secondo posto è andato a Graham Rahal, mentre terzo è giunto Justin Wilson, che partiva addirittura dal 24° posto in griglia.
Il via della gara è regolare, con Dario Franchitti che scatta bene dalla pole e mantiene la leadership su Ryan Hunter-Reay, Sato e Will Power. La prima caution arriva dopo due giri quando un tamponamento di Tristan Vautier manda in testacoda Scott Dixon. Il risultato è una foratura per Dixon ed una penalità per Vautier. Nello stesso momento Sebastian Saavedra finisce a muro alla penultima curva. Al restart Hunter-Reay scatta bene ma Franchitti resiste e mantiene la prima posizione. Dopo un paio di giri Helio Castroneves è costretto a rientrare al pit dopo aver danneggiato la sua ala anteriore tamponando Mike Conway. Al 23° giro Sato supera Hunter-Reay e si porta al secondo posto, mentre un paio di giri dopo iniziano i pit stop. La sosta di Franchitti è un po’ più lenta e così lo scozzese viene superato da Sato, che si porta in testa. Un tamponamento di AJ Allmendinger su JR Hildebrand e un contatto tra Charlie Kimball e Alex Tagliani provocano la seconda caution della giornata. Al momento del restart, nuovo contatto, questa volta tra James Hinchcliffe e EJ Viso, e nuova caution. Un problema tecnico mette fine alla gara di Conway. Al nuovo restart è Rahal che passa Franchitti per la seconda posizione. Sato guida quindi su Rahal, Franchitti, Tony Kanaan, Vautier, Simon Pagenaud, Power, Oriol Servia, Wilson e Simona de Silvestro. I più in palla sono Vautier, che passa prima Kanaan e poi Franchitti, e Wilson, che passa prima Servia, poi Power, Pagenaud e quindi Kanaan. Al 50° giro nuova caution, causata da un errore di Hunter-Reay che finisce contro le gomme nel tentativo di superare Ana Beatriz. Tutti ne approfittano per effettuare la loro seconda sosta. Hanno la peggio Vautier e Power, che si toccano in fase di pit stop. Nuova penalità per Vautier. Al restart Sato mantiene la prima posizione davanti a Rahal, Wilson, Franchitti e Kanaan. Rahal cerca di restare sul ritmo di Sato nell’ultimo stint prima di rallentare nella speranza di risparmiare abbastanza carburante per attaccare alla fine, ma anche Sato riesce a conservare abbastanza per tenerlo a distanza e chiudere in testa l’ultimo giro in regime di caution, visto il contatto tra Kanaan e Sato che mette ko il brasiliano. Wilson chiude terzo davanti a Franchitti e Hildebrand, quindo come nel 2012 e migliore dei piloti motorizzati Chevrolet davanti al compagno di squadra Servia. Marco Andretti ha rimontato dopo una sosta per aver danneggiato il musetto ed ha chiuso settimo dopo esser partito dal 25° posto in griglia. Pagenaud, de Silvestro e Castroneves hanno completato la top 10.
Nella gara della Firestone Indy Lights, Carlos Munoz (Andretti Autosport) conquista la vittoria e la testa della classifica. Podio per Gabby Chaves e Sage Karam, entrambi del team di Sam Schmidt.
Marco Strazzulla
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