Dopo il Gran Premio di Spagna che ha visto le gomme Pirelli al centro di molte critiche dovute dall’ennesimo problema di delaminazione e dalla difficile gestione da parte di molti team delle gomme, il fornitore italiano ha deciso di apportare delle modifiche più sostanziali in vista del prossimo Gran Premio del Canada.
L’idea viene dopo lo sfogo del patron della Red Bull, Dietrich Mateschitz, e dai molti funs non soddisfatti delle nuove coperture PZero 2013.
“Dal Canada torneremo a gare con due o tre soste.Le modifiche sono fatte nell’interesse dello sport.
I tifosi sono importanti per noi. E gara dopo gara aumentano le lamentele per il fatto che quattro soste sono un’esagerazione. Inoltre, noi stessi abbiamo sempre avuto come obiettivo due o tre pit stop a gara” dichiara Paul Hembery, il quale coglie l’occasione di lanciare una frecciatina alla Red Bull
“Nel 2011 Vettel ha vinto a Barcellona con quattro soste. Non ricordo alcuna lamentela all’epoca. Quest’anno, dopo la gara, Kimi è venuto a parlarmi, dicendo che il pilota può controllare facilmente l’usura degli pneumatici, e che non capiva perché ci fosse chi si stava arrabbiando. L’anno scorso avevamo la stessa situazione.”
La produzione delle nuove Pirelli dovrebbe iniziare entro venerdì. Le modifiche interesserebbero in primis la struttura interna del pneumatico con caratteristiche simili alle PZero 2012 e 2013.
La novità sarà l’utilizzo del Kevlar atto a far diminuire notevolmente l’assorbimento del calore dall’asfalto e garantire una maggiore durata delle gomme.
“L’obiettivo è che le mescole non si riscaldino tanto, soprattutto nelle gomme posteriori. Potremmo mantenere quelle usate fino ad ora, o potrebbero esserci piccole modifiche. Vogliamo continuare ad essere aggressivi, sia per mantenere la corsa emozionante, sia per non punire le squadre che fino ad oggi sono riuscite a trattare bene le gomme”.
Infine il direttore motorsport Pirelli, Paul Hembery, vuole spezzare una lancia a favore della propia azienda puntando il dito contro allo svolgimento dei test invernali a Jerez considerati inutili per lo sviluppo delle mescole e della vettura da prova considerata troppo vecchia:
“I test invernali dovrebbero essere effettuati in Bahrain, o ad Abu Dhabi. Abbiamo bisogno di temperature estive. Non possiamo sviluppare delle gomme in condizioni così tanto più fredde di quelle che poi si hanno in gara.
La Renault che abbiamo ha ormai tre anni ed è di quattro secondi più lenta rispetto alle auto di oggi. Abbiamo bisogno di una vettura 2013 per i nostri test.”
Bartolomeo De Stefano
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