Maurizio Flammini sabato pomeriggio sfoderava un sorriso smagliante. Il motivo è l’ennesima (come se ce ne fosse bisogno) affermazione dello spettacolo offerto dal suo campionato: cinque piloti e quattro marchi diversi racchiusi in meno di due decimi di secondo. La pole è andata al bolognese Thomas Biagi con la C63 AMG che si mette dietro a 40 millesimi un rinato Giovanni Berton con la M3 del team Dinamic. La prestazione della Mercedes è impreziosita dai 50kg di zavorra e dal fatto che il miglior crono è stato segnato all’ultimo tentativo. Terzo posto per Liuzzi che chiude a 98 millesimi dal suo team mate. L’ex pilota di F.1 è seguito da un altro illustre collega: Fabrizio “Piedone” Giovanardi. L’esperto driver delle turismo è tornato con la stessa vettura che ha svezzato nel 2010, siglando un tempo a un decimo dalla testa quando la squadra sin ora ha barcollato nel buio. La classe non è acqua, e il talento non ha età. Dietro la Panamera si è piazzata un’altra tedesca: l’RS5 di Gianni Morbidelli che accusa 180 millesimi di ritardo dalla vetta, ma che domani potrà contare sulla trazione integrale come asso nella manica quando le gomme andranno a deteriorarsi, specialmente nel tratto misto della pista. Sesto e settimo Ferrara e Mugelli rispettivamente su C63 Coupè AMG e M3 E92. Dietro loro altre due vetture di Monaco di Baviera che accusano un ritardo più importante: sono guidate da Piscopo e Klien. Il romano era con la vettura gestita dal team RGA Sportmanship, mentre l’austriaco ex F.1 dal team Giudici. Chiude la top ten la Camaro di Francesco Sini, al debutto su questo tracciato.
Twitter: @AlessandroRoca
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