A cura di Ermanno Frassoni
Un weekend di passione in piena regola. È quello che andrà in scena a Brands Hatch, in Gran Bretagna, nella splendida cornice di un anfiteatro naturale capace nel periodo intercorso tra il 1964 e il 1986 di ospitare più volte i bolidi della Formula 1.
L’8/9 giugno 2013, infatti, il campionato Euro-Racecar Nascar Touring Series, conclusa una prima «campagna» francese caratterizzata dalle doppie tappe di Nogaro (31 marzo-1 aprile) e Digione (11-12 maggio), approderà sul circuito che l’ex pilota della Ferrari Gerhard Berger, 210 Gran Premi disputati in carriera, ebbe a definire senza timori di smentita «il più bel posto del mondo per scendere in pista».
Hanno di recente disputato gare a Brands Hatch due serie che godono al momento di ottima salute, vale a dire la Formula 3 europea, categoria in fase di rilancio, e un DTM sempre più orientato verso i contesti internazionali. Molto significativo il rapporto instaurato dagli organizzatori dell’Euro-Racecar con il tracciato sorto nel profondo Kent d’Oltremanica, non lontano da Swanley, a sudest del Regno Unito e a un centinaio di chilometri di distanza da Londra, capitale nonché centro nevralgico per i sudditi di Sua Maestà.
A sventolare con compiaciuto orgoglio sull’impianto britannico ci sarà, oltre all’immancabile Union Jack, l’iconico vessillo a stelle e strisce degli Stati Uniti d’America. In concomitanza con il weekend Euro-Racecar si svolgerà non a caso l’American SpeedFest, uno spettacolare festival della velocità in salsa «stars & stripes» che ospiterà esibizioni di vetture Nascar Sprint Cup, Nationwide Series e Monster Truck oltre a sfide mangerecce a base di hot dogs e carne cotta al barbecue con rodei, musica dal vivo e altri divertimenti.
IL CIRCUITO. Le continue ondulazioni e i bruschi cambi di pendenza costituiscono la sfida maggiore agli occhi dei piloti chiamati a misurarsi con un circuito altamente tecnico e affatto semplice dal punto di vista dell’interpretazione. Per risultare veloci e competitivi a Brands Hatch l’identificazione di un buon assetto della vettura, sia essa una monoposto o una Stock Car da 400 cavalli, riveste un’importanza fondamentale. Il circuito Indy, ovverosia quello lungo soltanto 1.929 metri contro i 3.703 della versione GP, permette agli spettatori assiepati sulle tribune una visione d’insieme difficilmente riscontrabile in altri impianti. È qui che i piloti dell’Euro-Racecar dovranno trarre i riferimenti necessari allo scopo di totalizzare il massimo bottino possibile al termine di un fine settimana che si preannuncia combattuto. Clark Curve, Brabham Straight, Paddock Hill Bend e Hailwood Hill, giusto per menzionare un pugno di sezioni del variegato circuito di Brands Hatch, sono nomi che incutono una forma di rispetto quasi ancestrale nei concorrenti anche più giovani a causa delle straordinarie imprese compiute nella storia da grandi campioni dell’automobilismo.
ELITE. Il secondo appuntamento stagionale di Digione ha messo in mostra un Ander Vilariño ancora una volta senza rivali. Lo spagnolo, campione in carica nella divisione top della serie, ha indovinato il set up della propria Chevrolet Camaro #2 del team TFT regolando le ambizioni di Freddy Nordstrom in Gara 1 e di Frédéric Gabillon in Gara 2. Vilariño, un retroterra di primordine in monoposto in grado di fare da apripista a un presente da driver di riferimento nelle ruote coperte, ha infatti vinto quattro gare su quattro issandosi al comando della classifica generale a quota 191 punti davanti all’ottimo Yann Zimmer (-29) e al già citato Nordstrom (-33). Gli avversari, tra cui spicca per costanza di rendimento proprio lo svizzero Zimmer, portacolori della Camaro #64 divisa con l’italiano Gabriele Volpato, assicurano però di non voler restare a guardare.
OPEN. La graduatoria di campionato dice che dopo quattro corse Josh Burdon, il redditizio pilota australiano della #18 di Scorpus Racing, è in testa con 187 lunghezze davanti a Julien Goupy (-28), Anthony Gandon (-31) e Gabriele Volpato (-43). Se finora Burdon ha convinto (tre successi su quattro ottenibili) e il duo Goupy-Gandon ha confermato le attese sulla propria performance, un colpo di reni degno di nota è arrivato dal giovanissimo Volpato, rivelatosi particolarmente abile nel tradurre in risultati concreti i preziosi consigli elargiti dal top team Gonneau/OverDrive e dalla società Pistone Motorsport Management. Due i terzi posti fin qui contabilizzati dallo scalpitante pilota torinese, che sul selettivo impianto di Digione ha dimostrato di avere acquisito una indubbia consapevolezza agonistica andando ad arpionare un succulento piazzamento sul podio in Gara 2 dopo essere incappato in una destabilizzante foratura nelle ultime fasi della prima frazione del sabato. A Brands Hatch, complice un circuito che non perdona gli errori e i cali di intensità dei piloti, gli aspiranti attori protagonisti della divisione Open dovranno giocoforza iniziare il weekend con il piede giusto già allo start delle prime prove libere.
Orari del weekend (GMT+1)
Venerdì 7 giugno dalle 14:00 alle 14:45 Prove Libere 1; dalle 17:00 alle 17:45 Prove Libere 2.
Sabato 8 giugno dalle 09.30 alle 09:45 Qualifiche Elite; dalle 09:50 alle 10:05 Qualifiche Open; dalle 12:30 alle 12:55 Gara 1 Elite; dalle 17:00 alle 17:55 Gara 1 Open.
Domenica 9 giugno dalle 12:45 alle 13:10 Gara 2 Elite; dalle 16:17 alle 16:42 Gara 2 Open.
Share this content: