“It’s not over until it’s over” nel baseball come nella Formula 1. Già, perchè Silverstone oggi ha giocato a carte con i tifosi sugli spalti e quelli a casa, con gli addetti ai lavori e con chi è in ballo per il mondiale. Sembrava una lotta a due tra Hamilton e Vettel quella verso il gradino più alto del podio, ma al termine dell’eccitante gara inglese è Nico Rosberg a cogliere il successo, affiancato da Webber e Alonso sui gradini che riassumono l’esito di una gara.
Hamilton e Vettel hanno così dovuto rinunciare alla vittoria. Il primo già all’ottavo passaggio, quando una gomma dechappata appena dopo aver passato il traguardo lo ha costretto ad un giro intero prima del pit stop e ad una successiva rimonta che lo ha portato a pochi decimi di Alonso una volta vista la bandiera scacchi. L’altro invece, il leader del mondiale, ha visto sfumare i sogni di vittoria a dieci giri dal termine quando il cambio non ha fatto più il suo dovere, ricordando i problemi all’alternatore dello scorso anno, e lo ha costretto a posteggiare la vettura proprio nel momento in cui stava conducendo la gara causando così l’ingresso della vettura di sicurezza.
Potevano gestire meglio la situazione in casa Lotus, visto che la scelta di tenere Raikkonen in pista non ha pagato, poiché il finnico negli ultimi sette giri di gara non è riuscito a rispondere agli attacchi Webber, Alonso ed Hamilton i quali avevano precedentemente cambiato gli pneumatici sfruttando l’ingresso della safety-car.
La domenica di Silverstone però ha riservato tante noie legate (ancora!) agli pneumatici, perchè lo stesso inconveniente occorso ad Hamilton si è replicato prima sulla vettura di Massa e poi su quella di Vergne. Fino a quel momento il brasiliano era in lotta per la Top Five, mentre al traguardo è giunto sesto. L’altra Toro Rosso, quella di Ricciardo, è riuscita invece a mettere in cascina l’ottavo posto che vale qualcosa di più dopo l’annunciato ritiro di Webber.
Grande prestazione anche in casa Force India in grado, ancora una volta, di sfruttare al meglio gli pnumatici di mescola media. Dopo la penalizzazione del sabato occorsa a Di Resta il team indiano ha condotto una gara all’arrembagggio riuscendo a centrare la zona punti con entrambi i piloti. In Top Ten chiude anche Hulkenberg, lasciando fuori i drivers McLaren proprio nella gara di casa.
Il team di Woking non è così riuscito ad approfittare delle sventure altrui, nonostante abbia provato a resistere fino al traguardo con sole due soste. Button ha chiuso tredicesimo dietro la coppia Williams formata da Maldonado e Bottas, mentre Perez è stato costretto al ritiro dall’ennesima foratura della posteriore destra di giornata. Per Pirelli è una giornata nera.
L’ordine d’arrivo:
Pos Pilota Team Durata 1. Rosberg Mercedes 1h32:59.456 2. Webber Red Bull-Renault + 0.765 3. Alonso Ferrari + 7.124 4. Raikkonen Lotus-Renault + 7.756 5. Hamilton Mercedes + 11.257 6. Massa Ferrari + 14.573 7. Sutil Force India-Mercedes + 16.335 8. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari + 16.500 9. Di Resta Force India-Mercedes + 17.993 10. Hulkenberg Sauber-Ferrari + 19.700 11. Maldonado Williams-Renault + 21.100 12. Bottas Williams-Renault + 25.000 13. Button McLaren-Mercedes + 25.900 14. Gutierrez Sauber-Ferrari + 26.200 15. Pic Caterham-Renault + 31.600 16. Bianchi Marussia-Cosworth + 36.000 17. Chilton Marussia-Cosworth + 1:07.600 18. van der Garde Caterham-Renault + 1:07.700 19. Grosjean Lotus-Renault + 1 lap Giro veloce: Webber, 1:33.401 Non classificati/ritirati: Pilota Team Al giro Perez McLaren-Mercedes 47 Vettel Red Bull-Renault 42 Vergne Toro Rosso-Ferrari 36 Classifiche: Piloti: Costruttori: 1. Vettel 132 1. Red Bull-Renault 219 2. Alonso 111 2. Mercedes 169 3. Raikkonen 100 3. Ferrari 168 4. Hamilton 87 4. Lotus-Renault 126 5. Webber 87 5. Force India-Mercedes 59 6. Rosberg 82 6. McLaren-Mercedes 37 7. Massa 57 7. Toro Rosso-Ferrari 24 8. Di Resta 36 8. Sauber-Ferrari 6 9. Grosjean 26 10. Button 25 11. Sutil 23 12. Vergne 13 13. Perez 12 14. Ricciardo 11 15. Hulkenberg 6
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