Il Chip Ganassi Racing ha ottenuto una tripletta nella Pocono IndyCar 400 disputata domenica sul Pocono Raceway. Scott Dixon ha interrotto una striscia di quasi un anno senza vittorie (Mid-Ohio 2012), Charlie Kimball ha bissato il miglior risultato in carriera e Dario Franchitti ha ottenuto il primo podio stagionale. La classifica finale è stata dominata dai motori Honda, che hanno piazzato sei motori nei primi sette posti: Josef Newgarden, Simon Pagenaud e Justin Wilson hanno occupato le posizioni dal quinto al settimo posto, con Will Power quarto e migliore dei motori Chevrolet.
L’Andretti Autosport aveva dominato le qualifiche, con Marco Andretti davanti a Ryan Hunter-Reay e James Hinchcliffe. La buona prova in qualifica non si è poi ripetuta in gara: il pilota canadese è uscito alla prima curva, mentre il campione 2012 è stato centrato al 61° giro da Takuma Sato rientrando al pit. Per quanto riguarda Andretti invece è rimasto in testa per il maggior numero di giri (88), ma nel finale ha cominciato a lottare con il consumo di carburante ed ha chiuso al 10° posto. Ottavo posto per Helio Castroneves, che grazie ai problemi di Hunter-Reay ha rafforzato la sua leadership in campionato, portandosi a +23 sul pilota americano, mentre Ed Carpenter, nono, ha completato la top 10.
Tony Kanaan aveva la possibilità di aggiudicarsi la Triple Crown dopo la vittoria alla 500 Miglia di Indianapolis. Dopo essere stato in testa in quattro occasioni ha perso l’occasione di guadagnare il premio di un milione di dollari quando ha rotto l’ala anteriore toccando la parte posteriore della macchina di Dixon nel tentativo di sorpasso, venendo costretto ad un pit stop supplementare. Buona la prova delle due ragazze: Simona de Silvestro ha chiuso all’11° posto, mentre Pippa Mann ha chiuso quindicesima.
Nella gara della Firestone Indy Lights Carlos Munoz (Andretti Autosport) ha ottenuto una netta vittoria sul rivale Sage Karam e su Gabby Chaves (Schmidt Motorsports). Munoz è ora in testa alla classifica con 4 punti di vantaggio su Karam.
Marco Strazzulla
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