A cura di Vincenzo Carlesimo
Sebastian Vettel vince il Gran Premio di Corea e vede ormai sempre più vicino il suo quarto titolo iridato consecutivo, il suo rivale per il mondiale, infatti, Fernando Alonso chiude sesto disputando una delle sue peggiori gare dell’anno che sembra essere la sua resa definitiva; chi non si arrende è Kimi Räikkönen che rimonta fino al secondo posto beffando nel finale il suo compagno di team Romain Grosjean.
L’eroe di giornata è, però, sicuramente Nico Hülkenberg: il tedesco ha tenuto dietro di sé Hamilton ed Alonso nel finale di gara, soffrendo poco gli attacchi da parte del campione del mondo 2008 con una Sauber che aveva una trazione migliore della Mercedes, concludendo la sua gara al quarto posto.
La gara è stata condizionata dalle due Safety Car e dall’ingresso di una Jeep dopo l’incidente che ha coinvolto Mark Webber e Adrian Sutil con la Red Bull dell’australiano che ha preso fuoco, la vettura dei vigili del fuoco è entrata in pista creando un po’ di disagio a Vettel che guidava la corsa; Charlie Whiting accorgendosi dell’errore ha messo in pista la Safety Car, c’è stata sicuramente un incomprensione tra i marshall e chi doveva intervenire a spegnere l’incendio: mai successo nulla di simile prima d’ora, decisamente una situazione da evitare in quanto se il leader della corsa si trovava davanti una vettura così lenta in uscita di curva avrebbe dovuto inchiodare con il rischio di provocare un incidente di massa. La sicurezza prima di tutto.
La gara è stata un dominio di Sebastian Vettel, solo grazie alle Safety Car Romain Grosjean, che in partenza aveva superato Lewis Hamilton, si avvicinava al tedesco ma appena tornavano le bandiere verdi bastavano un paio di giri al pilota Red Bull per riprendere il largo; chi ha duellato per risalire di posizioni è stato Kimi Räikkönen: al via il finlandese perde una posizione su Sergio Perez ma la riconquista alla prima curva per l’incidente che vede coinvolto Felipe Massa, il quale tirando la staccata si gira in testacoda proprio davanti al compagno di squadra Alonso e i piloti dietro al brasiliano sono stati costretti ad evitarlo.
Decisamente una partenza troppo aggressiva per il pilota vice-campione del mondo 2008 che ha tanta voglia di dimostrare di meritarsi un sedile in F1 anche per il 2014 ma che ha rischiato di creare una situazione di pericolo al gruppo di piloti dietro a lui e, soprattutto, a Fernando Alonso.
Il finlandese della Lotus dopo aver evitato Massa in mezzo alla pista e ripreso la posizione su Perez si riporta velocemente su Fernando Alonso riuscendo a passarlo prima della sosta, una volta rientrato in pista però rientra alle spalle nuovamente allo spagnolo e davanti a Mark Webber che aveva anche lui recuperato velocemente dalla tredicesima piazza.
Sia Alonso sia Räikkönen restano alle spalle di Nico Hülkenberg, con lo spagnolo che nonostante i suoi sforzi non è mai riuscito ad impensierire il tedesco, così il pilota Lotus cambia strategia e rientra prima di chi lo precede: strategia che gli garantirà di recuperare diverse posizioni e di rientrare in lotta per il podio.
Il finlandese, infatti, approfittando del problema di Nico Rosberg che rovina l’ala anteriore nel tentativo di superare Lewis Hamilton e dello scoppio dello pneumatico di Sergio Perez dovuto ad un inchiodata da parte del messicano della McLaren risale in terza posizione, Hamilton, Hülkenberg ed Alonso rientrando ai pit con l’ingresso della prima Safety Car gli sono alle spalle ed iniziano a duellare tra di loro.
Mark Webber è veramente un pilota sfortunato: prima colpisce un detrito lasciato da Perez durante lo scoppio della gomma e successivamente viene speronato da Adrian Sutil con il pilota tedesco che perde completamente il controllo della sua Force India e finisce contro l’australiano; la Red Bull del pilota che si ritirerà dalla F1 al termine di questa stagione dopo questo episodio prende fuoco e, con i marshall in difficoltà a spengere l’incendio, entra “abusivamente” in pista la Jeep dei vigili del fuoco, causando una seconda Safety Car.
Al secondo restart è lesto Kimi Räikkönen a sfruttare un errore del compagno di squadra per superarlo e tentare invano a riprendere il suo amico Vettel, il quale però è più veloce e va a conquistarsi l’ennesimo successo e vede il 4° titolo sempre più vicino.
Con il secondo posto in tasta il finlandese si riprende la terza posizione nella classifica superando Hamilton e recupera anche qualche punto ad Alonso, ma raggiungere il Ferrarista nelle prossima gare è davvero difficile anche se Kimi è famoso per aver vinto un mondiale che sembrava impossibile. Per Räikkönen impossible is nothing.
Grosjean completa il podio e dimostra di esser diventato ormai un pilota maturo e che riesce a sfruttare tutto il suo talento senza commettere errori banali e rovinare la sua gara e quella degli altri, è stato duro a cercar di tener dietro il suo compagno di squadra ma poi è rimasto alle sue spalle senza cercare attacchi improbabili accontentandosi del secondo posto, anche perché per via delle bandiere gialle per il ritiro di Daniel Ricciardo non poteva superare.
Conclude quarto la grandissima gara di Nico Hülkenberg, il tedesco precede Lewis Hamilton e Fernando Alonso, Nico Rosberg chiude settimo recuperando dopo il cambio dell’ala e superando Jenson Button nelle ultime fasi di gara; completano la top ten Felipe Massa e Sergio Perez, con il brasiliano protagonista di un bel duello proprio con il messicano, Gutierrez e Maldonado superando questi ultimi due in lotta tra loro in una sola curva.
Non riesce ad entrare nei punti l’altro pilota Sauber ma ci va molto vicino(11°), seguono nella classifica le Williams, Caterham e Marussia; ritirate sia le Toro Rosso sia le Force India che concludono un brutto week-end nel peggiore di modi.
In classifica piloti Vettel guida con 272 punti, Alonso 195, Räikkönen supera Hamilton portandosi a 167 punti contro i 161 dell’inglese. Già a Suzuka il pilota Red Bull potrebbe laurearsi campione del mondo per la quarta volta consecutiva.
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Pilota | Team | Tempo/Ritirato | Giri | Punti |
1. Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | 1:43:13.701 | 55 | 25 |
2. Kimi Räikkönen | Lotus-Renault | + 4.2 | 55 | 18 |
3. Romain Grosjean | Lotus-Renault | + 4.9 | 55 | 15 |
4. Nico Hülkenberg | Sauber-Ferrari | + 24.1 | 55 | 12 |
5. Lewis Hamilton | Mercedes | + 25.2 | 55 | 10 |
6. Fernando Alonso | Ferrari | + 26.1 | 55 | 8 |
7. Nico Rosberg | Mercedes | + 26.6 | 55 | 6 |
8. Jenson Button | McLaren-Mercedes | + 32.2 | 55 | 4 |
9. Felipe Massa | Ferrari | + 34.3 | 55 | 2 |
10. Sergio Perez | McLaren-Mercedes | + 35.1 | 55 | 1 |
11. Esteban Gutierrez | Sauber-Ferrari | + 35.9 | 55 | |
12. Valtteri Bottas | Williams-Renault | + 47.0 | 55 | |
13. Pastor Maldonado | Williams-Renault | + 50.0 | 55 | |
14. Charles Pic | Caterham-Renault | + 1:03.5 | 55 | |
15. Giedo van der Garde | Caterham-Renault | + 1:04.5 | 55 | |
16. Jules Bianchi | Marussia-Cosworth | + 1:07.9 | 55 | |
17. Max Chilton | Marussia-Cosworth | + 1:12.8 | 55 | |
18. Jean-Eric Vergne | STR-Ferrari | Ritirato | 53 | |
19. Daniel Ricciardo | STR-Ferrari | Ritirato | 52 | |
20. Adrian Sutil | Force India-Mercedes | Ritirato | 50 | |
21. Mark Webber | Red Bull Racing- Renault | Ritirato | 36 | |
22. Paul di Resta | Force India-Mercedes | Ritirato | 24 |
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