Lewis Hamilton aggiunge anche la pista di Sepang, in Malesia, nell’albo d’oro delle sue vittorie che ormai sono 22, l’inglese partito dalla pole position domina dall’inizio alla fine del gran premio con il suo compagno Nico Rosberg secondo a completare la festa della Mercedes.
Sebastian Vettel, l’unico ad aver provato ad impedire l’1-2 delle frecce d’argento, deve arrendersi al terzo posto già in partenza quando vede arrivare velocissimo alle sue spalle Rosberg, protagonista di una partenza strepitosa, nonostante il disperato tentativo del quattro volte campione del mondo di intimorire il suo connazionale portandolo verso il muro dei box, è costretto a cedergli la seconda posizione.
Alle loro spalle alla prima curva si accende il duello con Hülkenberg che cerca di passare Alonso e Kimi Räikkönen che affianca il compagno di squadra: il finlandese trovandosi sulla parte esterna deve alzare il gas ed accodarsi, mentre il tedesco della Force India supera l’asturiano che non ci sta e si riporta davanti; Iceman così si ritrova alle spalle Kevin Magnussen, il giovane pilota McLaren tenta un sorpasso ma finisce per colpire la Ferrari numero 7 danneggiandogli la parte inferiore della monoposto.
Gara compromessa per il campione del mondo 2007 che procede lentamente verso i box facendosi superare da tutti e che rientra in pista ultimo ad oltre 1 minuto di gap dal leader della corsa, dopo le difficoltà di Melbourne con il brake-by wire, questa volta un episodio sfortunato non gli permette di potersela giocare ala pari con Alonso, visto che nelle prove libere sembrava esser anche più veloce dello spagnolo.
Senza uno dei protagonisti più attesi la gara prosegue con il duo Mercedes che fa la gara e Vettel che cerca di non mollare Rosberg, ma il ritmo del pilota Red Bull non è sufficiente per limare il gap e perde ad ogni passaggio contatto, restando sempre sui 2/3 secondi di distacco dal tedesco della Mercedes.
Avviene un incidente anche nelle retrovie tra Chilton e Maldonado, tutto però è partito da un sorpasso precedente: il pilota Marussia affianca Jean-Eric Vergne che inavvertitamente va verso di lui forandogli lo pneumatico posteriore sinistro, per questo l’inglese non riesce a frenare arrivando alla collissione con il venezuelano della Lotus; per questo qualche giro più tardi sia Maldonado sia Vergne sono costretti al ritiro mentre Chilton prosegue senza problemi tecnici, a parte la penalità che dovrà scontare per aver causato l’incidente.
Quasi tutti i piloti optano per una strategia a 3 soste, tranne Hülkenberg che prova il colpaccio facendone una in meno; grazie a questo il tedesco della Force India si gode anche mezzo giro al comando della corsa quando tutti gli altri si erano fermati, prima di esser ripreso e passato da Hamilton che con gomme nuove facilmente si riprende la leadership.
Questo è l’unico momento in cui l’inglese campione del mondo 2008 lascia la prima posizione e a parte i doppiaggi, che giustamente vedendo bandiera blu lo lasciano passare, non ha dovuto mai duellare con nessuno; Hülkenberg invece rientrato ai box riaccende un duello con Alonso e dopo un bel sorpasso deve arrendersi di nuovo con l’incrocio di traiettoria dello spagnolo e cedere il passo al ferrarista, il tedesco nonostante non abbia a disposizione una grande vettura conferma di essere ancora una volta un grandissimo pilota.
Neanche le poche gocce di pioggia che scendono a 20 giri dal termine rendono entusiasmante questa gara con nessun duello da ricordare e tutti che difendono le proprie posizioni, a parte Räikkönen che si avvicina a quelli davanti a lui passando facilmente piloti come Ericsson, Kobayashi e Chilton senza alcun problema nonostante abbia una Ferrari molto danneggiata.
Il finlandese, arrivato alle spalle dell’ex compagno di squadra Romain Grosjean, deve però arrendersi ad un dodicesimo posto nonostante abbia provato fino all’ultimo metro della gara a sopravanzarlo.
Sfortunato questo inizio di mondiale per Räikkönen, ma nemmeno Ricciardo può essere soddisfatto: dopo esser stato squalificato a Melbourne, oggi durante un pit stop i meccanici Red Bull non riescono a smontare lo pneumatico anteriore destro in tempo e l’australiano, vedendo il semaforo verde, riparte.
Richiamato a fermare immediatamente la macchina viene poi riportato a spinta sulla piazzola pit per completare l’operazione precedente, nel giro successivo cede anche l’ala anteriore dopo che il simpatico pilota Red Bull è salito su un cordolo. Uscito ormai dalla zona punti, Ricciardo decide di ritirarsi e nonostante abbia una vettura da podio si trova ora con 0 punti dopo due gare.
Nel finale viene detto a Felipe Massa di far passare Bottas con un messaggio che il brasiliano ex Ferrari ricorda sempre con poca voglia: “Valtteri is faster than you”, dopo le sue dichiarazioni che il tempo dello schiavitù è finita gli viene chiesto ancora una volta di farsi da parte: orgogliosamente, però, non cede al team order e resta davanti al compagno di squadra fino al traguardo.
Il finlandese era leggermente più veloce di lui e poteva puntare a riprendere e superare Jenson Button che era appena davanti a Massa, probabilmente, però, per la Williams non sarebbe cambiato molto con i piloti in 7° e 8° posizione solo invertendo l’ordine di arrivo.
L’unico altro sorpasso nel finale è Alonso che, ancora una volta in lotta con Hülkenberg, riesce a passare il tedesco questa volta in maniera meno difficoltosa avendo gomme più fresche del pilota Force India, lo spagnolo della Ferrari ottiene il 4° posto alle spalle delle due Mercedes, con Hamilton davanti a Rosberg, e della Red Bull di Vettel.
Al momento la Ferrari non sembra molto veloce ma non ha problemi di affidabilità, gli uomini del cavallino rampante devono sperare di trovare quel qualcosa in più sul ritmo gara per avvicinare almeno la Red Bull, in quanto le Mercedes sembrano inavvicinabili al momento.
Settima posizione per Button che tiene dietro le due Williams, Massa(8°) e Bottas (9°), con Kevin Magnussen e Daniil Kvyat a completare la top ten; buona la gara di Romain Grosjean che tiene alle sue spalle Kimi Räikkönen, alle spalle del quale troviamo le due Caterham e Max Chilton che è l’ultimo pilota a vedere la bandiera a scacchi.
Ritirati Ricciardo, le due Sauber di Gutierrez e Sutil, Vergne, Bianchi, Maldonado e Perez; il messicano della Force India non ha nemmeno preso parte alla gara per un guasto tecnico avvenuto durante il giro di formazione.
Vincenzo Carlesimo
Pos | Num | Pilota | Team | Tempo/Distacco | Giri | Punti |
1 | 44 | Lewis Hamilton | Mercedes | 1:40:25.974 | 56 | 25 |
2 | 6 | Nico Rosberg | Mercedes | + 17.3 | 56 | 18 |
3 | 1 | Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | + 24.5 | 56 | 15 |
4 | 14 | Fernando Alonso | Ferrari | + 35.9 | 56 | 12 |
5 | 27 | Nico Hülkenberg | Force India-Mercedes | + 47.1 | 56 | 10 |
6 | 22 | Jenson Button | McLaren-Mercedes | + 1:23.6 | 56 | 8 |
7 | 19 | Felipe Massa | Williams-Mercedes | + 1:25.0 | 56 | 6 |
8 | 77 | Valtteri Bottas | Williams-Mercedes | + 1:25.5 | 56 | 4 |
9 | 20 | Kevin Magnussen | McLaren-Mercedes | + 1 Giro | 55 | 2 |
10 | 26 | Daniil Kvyat | STR-Renault | + 1 Giro | 55 | 1 |
11 | 8 | Romain Grosjean | Lotus-Renault | + 1 Giro | 55 | |
12 | 7 | Kimi Räikkönen | Ferrari | + 1 Giro | 55 | |
13 | 10 | Kamui Kobayashi | Caterham-Renault | + 1 Giro | 55 | |
14 | 9 | Marcus Ericsson | Caterham-Renault | + 2 Giri | 54 | |
15 | 4 | Max Chilton | Marussia-Ferrari | + 2 Giri | 54 | |
16 | 3 | Daniel Ricciardo | Red Bull Racing-Renault | Ritirato | 49 | |
17 | 21 | Esteban Gutierrez | Sauber-Ferrari | Ritirato | 35 | |
18 | 99 | Adrian Sutil | Sauber-Ferrari | Ritirato | 32 | |
19 | 25 | Jean-Eric Vergne | STR-Renault | Ritirato | 18 | |
20 | 17 | Jules Bianchi | Marussia-Ferrari | Ritirato | 8 | |
21 | 13 | Pastor Maldonado | Lotus-Renault | Ritirato | 7 | |
22 | 11 | Sergio Perez | Force India-Mercedes | Non partito | 0 |
Share this content: