Nella pioggia di Assen la pole è di Espargaró

Finora, le qualifiche piú difficili dell’anno: esattamente all’apertura della pit lane per le Q2, la pioggia inizia a cadere sul TT circuit di Assen. Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha) è il primo ad aprire le danze ma ben presto è Marc Marquez (Repsol Honda) a regalare spettacolo, passando tutti (anche all’esterno!) incurante delle condizioni della pista che continua a bagnarsi. Ma tra i due litiganti il terzo gode: ancora una volta è Aleix Espararó (NGM Forward Racing) il miglior a saper interpretare questo affascinante tracciato, ponendosi d’autoritá in testa.

Bene anche Andrea Iannone che si accoda dietro Dani Pedrosa. Solo il tempo di un giro e poi tutti dentro a cambiare gli pneumatici da bagnato. Risorge Cal Crutchlow (Ducati Team) in quinta posizione. Le Yamaha ufficiali peró fanno molta fatica, con Valentino Rossi che addirittura va a chiudere la lista delle Q2.

Dopo il dominio delle prima giornata, Aleix Espargaró (NGM Forward Racing) concede il ‘bis’ su quella che lui stesso considera il suo circuito preferito. Abile a sfruttare il momento giusto, appena un attimo prima che la pioggia si facesse piú insistente, lo spagnolo ha conquistato la sua prima pole position in MotoGP. Ma non solo: si tratta anche della prima volta nella storia della classe regina che una ‘Open’ scatterá in gara dalla prima casella dello schieramento.

Per la seconda volta consecutiva, il Campione del Mondo Marc Marquez fallisce l’appuntamento con il primato delle Q2, ma il suo giro è da applausi: come se per lui la pioggia non esistesse, passa tutti prendendosi anche qualche rischio, come fosse impegnato nella gara vera e propria.

Il suo compagno di squadra, Dani Pedrosa, lo segue come un’ombra. E’ il primo a montare le gomme da bagnato, ma la situazione non cambia. Il pilota di Sabadell deve mantenere la concentrazione e restare lucido: è sempre piú vicino al giovane leader del Campionato.

Andrea Iannone (Pramac Racing) apre la seconda fila con un tempo di tutto rispetto che conferma il pilota di Vasto come il miglior interprete della nervosa Desmosedici. Ferma il suo crono a 1’40:786, ad appena 54 millesimi dalla HRC ufficiale di Pedrosa che è riuscito a scavalcarlo.

La sorpresa è rappresentata da Cal Crutchlow (Ducati Team) che sotto la pioggia di Assen sembra far pace con quella GP14 che tanto l’ha fatto penare nelle ultime uscite, specie nella percorrenza in curva. Se domani le condizioni meteo saranno le stesse, l’inglese potrá iniziare finalmente a scrivere della sua avventua con la casa di Borgo Panigale.

Un altro inglese, Bradley Smith, chiude la seconda fila dello schieramento: il pilota del team Monster Tech3, nonostante il ritardo di 2” ha comunque il merito di esser risultato la prima Yamaha (sebbene satellite) in pista in questa singolare sessione di qualifiche.

Settimo tempo per Andrea Dovizioso con l’altra Ducati Factory, a due secondi e mezzo da Aleix Epargaró, a precedere Stefan Bradl (LCR Honda) e Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha MotoGP): il maiorchino deve accontentarsi di un mesto 9º tempo stabilito al terzo degli otto passaggi effettuati.

Dopo gli spagnoli Alvaro Bautista (GO&FUN Honda Gresini) e Pol Espargaró (Monster Yamaha Tech3), Valentino Rossi, nonostante la velocitá di punta di 298.9 Km/h, conclude fuori dalla top ten in 12ª posizione: è il suo peggior risultato in qualifica dall’inizio di stagione.

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