L’azienda francese Michelin prenderà il posto della giapponese Bridgestone e diventerà il fornitore unico di pneumatici del campionato mondiale MotoGP a partire dalla stagione 2016. Dopo 8 anni di assenza, la casa francese sta cercando di prepararsi al meglio; per questa ragione ha svolto una serie di collaudi sui diversi marchi per il perfezionamento dei propri pneumatici in vista della prossima stagione. I collaudatori e i piloti durante le prove hanno valutato non solo gli pneumatici, ma anche il comportamento delle moto con la nuova misura da 17”. I test hanno avuto lo scopo di selezionare le mescole in modo da poter passare alla produzione e assegnazione degli pneumatici.
La Michelin ha svolto i test in vari circuiti (Argentina, Jerez, Le Mans, Mugello, Brno ecc.) per adattare al meglio le gomme sia alle richieste dei piloti sia alle caratteristiche delle piste.
A Sepang1, in febbraio, sono stati montati per la prima volta i nuovi pneumatici Michelin per provare le mescole sperimentali. I collaudatori hanno effettuato una prima selezione di quelli che saranno utilizzati dai piloti ufficiali.
Nel test di Sepang2 alcuni piloti sono purtroppo incappati in cadute che si sono rivelate per fortuna senza conseguenze. Le cadute sarebbero dovute, secondo le dichiarazioni ufficiali della casa francese, alla differenza tra l’aderenza degli anteriori rispetto ai posteriori.
Nel test del Mugello, a giugno, Michelin ha testato quattro anteriori e tre posteriori. Quelli anteriori necessitavano ancora aggiustamenti, infatti sono finiti a terra Marc Marquez, Jorge Lorenzo e Valentino Rossi.
A settembre, nell’ultimo test della stagione, al Motorland di Aragon sono stati provati quattro anteriori e tre posteriori. Durante le prove Rossi è caduto.
È evidente che i collaudi svolti si sono rivelati problematici per Michelin poiché certi piloti sono stati coinvolti in cadute causate da una diversità di grip tra anteriore e posteriore, ma progressivamente i problemi sembra che siano stati risolti.
Secondo Pascal Couasnon, direttore di Michelin Motorsport, è normale che si verifichino eventi di questo tipo all’inizio della progettazione di un nuovo prodotto.
“Dobbiamo capire che quello che stiamo chiedendo ai piloti è molto difficile. Certe volte fanno i test durante la settimana, poi corrono nelle gare usando un certo pneumatico, e poi il lunedì chiediamo loro di cambiare,” aveva affermato Couasnon in un’intervista ad Autosport.
“Questo accade in ogni settore, ogni costruttore di pneumatici ha delle proprie idee e una filosofia diversa, ed è ancora più frequente per le moto… Perciò, non mi meraviglio. Occorre del tempo prima che i piloti si abituino al nostro stile… Non dico che vada già tutto bene, ma i progressi degli ultimi mesi sono stati molti.”
“Sappiamo la direzione che abbiamo preso, e con l’esperienza acquisita pensiamo di poter essere pronti per l’inizio della stagione.” Couasnon aveva inoltre aggiunto: “Vogliamo realizzare un prodotto che permetta ai piloti di esprimere il loro talento con fiducia e sicurezza, questo è il nostro obiettivo!”
Purtroppo anche negli ultimi test al MotorLand di Aragon molti piloti sono finiti a terra, ed è preoccupante perché sono caduti proprio i migliori, i grandi.
Probabilmente la Michelin non è completamente responsabile di ciò che è avvenuto: i piloti erano abituati alle gomme Bridgestone e avevano foggiato il proprio stile di guida basandosi su quel tipo di pneumatico. Ora devono riabituarsi alle nuove gomme. Del resto, una parte di lavoro spetta anche anche alle case costruttrici che devono adattare le moto ai nuovi pneumatici.
I cambiamenti lasciano ben sperare per il prossimo MotoGP poiché i nuovi pneumatici potrebbero creare sorprese, alterare gli equilibri e far emergere nuovi talenti.
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