HVM Racing, è stato annunciato da pochi giorni, schiererà una seconda vettura, la Dallara n°91 per la precisione, nella prossima edizione della 500 Miglia di Indianapolis con Nelson Philippe alla guida.
Per il pilota appena ventiduenne si tratta dell’ufficiale debutto nella Indycar Series, carriera che però, almeno ad oggi, non avrà seguito alcuno nel corso della stagione 2009. Infatti la collaborazione con il team di Keith Wiggins è temporanea ed appositamente prevista per la sola gara dell’ Indiana, evento a cui non ha mai preso parte. Il team ha annunciato anche un accordo di massima con “iTeam Sports” , un’ organizzazione che offre ai tifosi la possibilità di contribuire alla crescita della scuderia mediante un’acquisizione di una quota di proprietà della stessa. Attivo già nel fronte del baseball a partire dal 2008, il business della “iTeam Sports” si sta infatti espandendo nel mondo delle competizioni motoristiche.
Novità ingente anche sul fronte del binomio Philippe-HVM Racing. Di fatti il francese, schierato sulla Dallara n°31, potrà usufruire del prima vettura con emissioni ad impatto neutrale, o ” zero”, di carbonio, cioè di anidride carbonica.
” Non c’è bisogno di avere una vettura ibrida per poter avere consumi ridotti, devi disporre, casomai, di un’ ottima ripresa e se poi riesci anche ad imparare come diventare un pilota “ecologico”, puoi anche incrementare il consumo di carburante di circa il 33% complessivamente in una gara. Per converso anche le emissioni di anidride carbonica e dunque, inquinamento”.
“Molti spettatori incoscienti ancora non capiscono che il motorsport non implica il concetto “pigiare l’accelleratore a tavoletta il più possibile”. I piloti, saggiamente, spesso conservano carburante per trovarsi poi nelle posizioni di testa, con il risultato di spendere meno tempo nei box a rifornire e perdere secondi preziosi. Il miglior comportamento per salvaguardare il consumo, per i piloti che vogliono essere rispettosi dell’ambiente ed utilizzare questi piccoli accorgimenti, è essere intelligenti nell’usare il pedale dell’accellerazione” – le saggie parole di Nelson Philippe.
Il francese aggiunge anche di essere in trattative con Greg Ballard, il sindaco di Indianapolis, per far diventare una realtà diffusa il progetto a cui sta prestando il nome da testimonial – “L’obiettivo è sperare di diffondere ciò che io sto facendo e far si che tutte le trentatrè vetture al via nel 2010 qui a Indy siano ‘ecologiche’ “.
Tutte le vetture della Indycar, per la cronaca, corrono utilizzando l’etanolo, una fonte rinnovabile. Il dibattito è però acceso su un fronte abbastanza caldo e vede due differenti ed opposte tesi in ballo : se la sua produzione ed utilizzo siano dannosi per l’ambiente, o meglio, in termini più diretti , se esso produce meno anidride carbonica rispetto alla normale benzina.
MN
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