“Vado a Melbourne per vincere”, bè credo che nessun pilota voglia correre per perdere. Lewis Hamilton è caldo e ha voglia di vincere, di ritornare in vetta nel mondiale senza badare a nessuna pressione. L’anno scorso ha estrapolato dal suo talento cose straordinarie, portando una ventata di aria fresca che tanto serviva alla F1. Molti si erano accorti della sua classe già a partire dall’Australia un anno fa, dove riuscì a contenere un Alonso furioso, seppur per metà gara. Durante la stagione ha compilato una serie di podii che hanno affievolito il compagno asturiano per quanto era veloce l’inglese. Le vittorie arrivate in Usa, Canada ed in Giappone, sono state la prova che Lewis ha davvero un talento straordinario e, aiutato da una Mclaren veloce ed affidabile, potrà davvero vincere mondiali a bizzeffe e frantumare record in futuro, sempre se non metteranno uno zampino i tosti avversari più esperti ed infatti, il 2007 doveva rappresentare il primo soprendente mondiale per l’inglesino di casa Woking. Però causa Alonso, sfortuna ed errori suoi di inesperienza, tutto è sfumato, volatizzato in un incubo che ha perseguitato i vertici della Mclaren, un incubo che non sembra aver affranto il duro inglese anzi, ha rivelato che proprio dopo Interlagos ha capito come affrontare la pressione e come gestirla. Certo, sbagliando si impara ma ora è arrivato il momento della verità Lewis, se perdi ancora e ti dimostrerai ancora costante ma intollerante alla pressione, bye bye. Ovviamente speriamo di vedere per molti altri anni Hamilton in pista, perchè è sicuramente la prova più bella che il motorsport non morirà mai e che è ancora piena e stracolma di talenti pronti a gustarsi il tanto meritato trionfo.
Stefano Chinappi
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