Pastor Maldonado ha la sua chance di segnare la sua seconda vittoria sul circuito monegasco in gara2 e non si smentisce, portandosi con l’aiuto della sorte al primo posto.
Karun Chandhok, scattato benissimo in partenza ed in testa fino a dieci giri dal finale, è beffato dalla rottura del semiasse posteriore ed è costretto a cedere il passo.
Una gara classica di Montecarlo, con numerosi colpi di scena ed incidenti che colorano una gara altrimenti un po’ monotona; il ritiro di Chandhok toglie un po’ dello spettacolo atteso fra lui e il pilota venezuelano di Art quanto mai maturato ed attento a non sprecare occasioni preziose.
Non altrettanto si può dire del pilota leader di campionato, un Grosjean molto irruento che butta via punti sicuri qui al principato.
Dalla prima fila scatta meglio Chandhok affiancando Maldonado e portandosi in testa al gruppo con un ritmo che lascia ben presto indietro gli inseguitori. Sono del pilota Ocean i giri più veloci che inanella nelle prime tornate di gara, poi seguito dall’ottima prestazione e dalla costanza di Petrov che segna il miglior tempo assoluto.
Parte bene D’Ambrosio, seguito da Hulkenberg e DiGrassi mentre nelle retrovie un po’ di scompiglio fra la macchina di Herck e Valsecchi, poi costretto a cambiare l’alettone. Gara in salita per il pilota italiano di Trident. Ritiro forzato dopo tre giri per Rodriguez che perde la gomma posteriore sinistra.
Intanto Chandhok incrementa la distanza e Hulkneberg si riavvicina a D’Ambrosio. Migliore degli italiani Rigon che lotta con un agguerrito Villa tenendoselo alle spalle per tutto il corso della gara. Non gli riesce di riprendere appieno Petrov, ma dimostra comunque una costanza di rendimento e grinta per l’ottima partenza.
Grosjen intanto non perde di vista un attimo il posteriore della FMSI di Zuber e cerca il sorpasso rischiando più volte il contatto mentre Petrov che da dietro incalza a sua volta.
Molto positiva la prestazione di Ricci, costretto a fermarsi al brodo pista per un guasto; era dodicesimo a quindici giri dalla fine. Chandhok è costretto a fermarsi a sua volta quando il vantaggio accumulato sul gruppo degli inseguitori era di ormai venti secondi. La posizione viene rilevata da un ottimo Maldonado che tiene la testa del gruppo anche in seguito alla ripartenza lanciata con safety car.
Anche Valerio si ritira dopo un contatto con le barriere; cinque giri alla fine e Grosjean tenta l’attacco decisivo ed azzardato su Zuber, decollando letteralmente sul posteriore dell’avversario; la vettura vola di sponda sulle barriere e fermandosi in bilico mentre oltre le reti danneggiate volano i detriti.
Il pilota franco svizzero esce per fortuna illeso. Congelate le posizioni dietro la safety car e gara finita a due giri dal termine.
Sul podio Maldonado, che raggiunge la sua terza vittoria nella categoria, quindi D’Ambrosio e Hulkenberg.
1. Maldonado ART Grand Prix 39:02.772
2. D’Ambrosio DAMS + 1.505
3. Hulkenberg ART Grand Prix + 3.545
4. Di Grassi Fat Burner Racing + 4.480
5. Zuber FMSI + 6.494
6. Petrov Barwa Addax Team + 9.349
7. Rigon Trident Racing + 10.448
8. Villa Super Nova Racing + 53.234
9. Perez Telmex Arden International + 56.237
10. Razia FMSI + 57.770
11. Van Der Garde iSport International + 58.582
12. Kobayashi DAMS + 59.696
13. Mortara Telmex Arden International + 63.710
14. Nunes iSport International + 64.840
15. Panciatici Durango + 67.681
16. Herck DPR + 1 giro
17. Grosjean Barwa Addax Team + 2 giri
18. Valsecchi Durango + 2 giri
ritirati
Clos Fat Burner Racing Engineering 23 Valerio Piquet GP 23 Filippi Super Nova Racing 23 Chandhok Ocean Racing Technology 21 Ricci DPR 18 Parente Ocean Racing Technology 15 Rodriguez Piquet GP 2 giro veloce: Petrov, 1:22.045 on lap 9
E.M.
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