Alla vigilia della 24h di Le Mans, David Richards, capo della Aston Martin e della Prodrive, e Hugues de Chaunac, fondatore di Oreca, hanno lanciato segnali di fumo alla F1.
Richards vuole prendersi una rivincita dopo le stagioni, non troppo esaltanti, passate come team manager alla Benetton (1998) e alla BAR Honda (2002-2004). Per lui sarebbe anche il coronamento di una lunga carriera iniziata come navigatore di Ari Vatanen e poi scandita dai successi della Prodrive nel WRC con la Subaru e nell’endurance con Ferrari e Aston Martin. Il suo ritorno in F1 potrebbe essere agevolato dal finanziamento dei suoi amici del Golfo, che già in precedenza lo avevano aiutato a comprare la Aston Martin.
E proprio il manager inglese, il mese scorso alla 1000 km di Spa, aveva fatto dichiarazioni non proprio d’amore nei confronti di team principali della top class, “In F1 i grandi costruttori dominano la situazione, è la legge del più ricco e distruggeranno lo sport se non stiamo attenti”.
Dall’altra parte, anche De Chaunac ha un curriculum di tutto rispetto. Ha fatto debuttare Alain Prost, fatto vincere una Mazda a Le Mans, una Dodge Viper a Daytona, delle Seat nel WTCC, delle BMW sul ghiaccio, ha preparato delle vetture per la Dakar e in più come Richards, possiede un’azienda solida e dei partner fedeli, tutti elementi utili per la F1 rivoluzionata di Mosley e dai budget limitati.Il suo progetto però è ancora in fase iniziale e non dovrebbe essere pronto prima del 2011. Intanto a Le Mans in questo weekend, Oreca correrà con due giovani piloti che si sono fatti notare in GP2, innanzitutto Bruno Senna e poi Nicolas Lapierre.
E chissà, se la Renault, abbandonata da ING, dovesse lasciare la F1, potrebbe proprio arrivare il team di De Chaunac a tenere alta la bandiera francese nella classe più illustre del motorismo, inoltre, se il GP di Francia dovesse tornare nel calendario, i partner sarebbero più motivati. Il tutto dipenderà anche da un’eventuale ripresa dell’economia. Ma i due imprenditori sembrano piuttosto agguerriti…
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