Il carro funebre avanza lento sul vialetto della chiesa di Worth Abbey, a scortarlo tre uomini che con passo stanco accompagnano una giovane promessa nel suo viaggio finale. Un silenzio innocente riempie l’atmosfera del luogo. Il feretro di legno chiaro risalta all’interno dell’auto scura. Coperto di fiori, sopra la bara trova posto un casco a molti familiare. Il casco che un leggendario padre ed un figlio hanno deciso di condividere. Come la monoposto giallo-azzurra, la TS10 di F2, che attende avanti al sagrato della chiesa, condivisa in un ultimo atto d’amore sulla pistdi Goodwood, prima che il fato avverso dividesse cotanto amore.
Così inizia la cerimonia in cui parenti, amici, compagni e rivali in pista rendono l’ultimo saluto ad un soldato caduto sul campo di battaglia, vittima innocente del motorsport dei nostri anni.
Oltre ai piloti della F2, e delle altre categorie in cui Henry gareggiò, erano presenti anche Frank Williams, Nigel Mansell e Anthony Hamilton, padre di Lewis.
Marco Borgo
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