Aspettavamo questo gran premio di Valencia per assistere al ritorno alle corse di Michael Schumacher, ma sul tracciato cittadino è andato in onda il ritorno di Barrichello, come se la notizia del tedesco lo avesse stuzzicato un po’ a dare il meglio di sé.
Sicuramente non è stato stuzzicato più di tanto Luca Badoer, sempre in difficoltà seppur in crescendo dal venerdì alla domenica. Aspettavamo anche una RedBull capace di lottare contro i rivali della Brawn, ma in tutto questo Jenson Button ringrazia pur non andando oltre il settimo posto. Ringrazia anche Barrichello che con la complicità dei meccanici McLaren si avvia verso una vittoria facile. Chissà, magari ce l’avrebbe fatta anche senza quell’inconveniente. Aspettavamo questo gp dopo un bel periodo di ferie, adesso divertiamoci nel solito modo. “Da 0 a 10” capitolo 11: Europa.
VOTO 0 AL PIT STOP MCLAREN
Ecco come rinunciare ad una vittoria fattibile. Nel momento clou della gara l’indecisione del muretto rappresenta un grosso errore. Sta di fatto che quando Hamilton rientra in pit lane i meccanici non sono pronti e il pit si rivela più lungo del previsto. Peccato, perché la McLaren era in ottima forma per centrare la seconda vittoria consecutiva.
RITARDATO
VOTO 1 AL TEAM REDBULL
Doveva essere un’ occasione per recuperare qualche punto in ottica mondiale, invece è stata la Brawn a confermarsi ancora leader. Dopo due mesi alla grande il team austriaco non va a punti e in una stagione come questa, ove tutti gli outsider possono fare da arbitro, certe occasioni verranno rimpiante. A sei gp dal termine la scalata si fa dura, ma mai dire mai.
DELUDENTE
VOTO 2 ALLA FACCIA DI PAPA’ HAMILTON
Dopo la sosta che ha fatto perdere il comando della gara al figlio, il papà del campione del mondo è scuro in volto. Chissà cosa stava pensando, forse stava offendendo il team in qualche modo. Molto più diplomatico il figlio che a fine gara commenta “Certe cose possono accadere”. Papà Anthony non la pensa così.
PENSIEROSO
VOTO 3 AL TEAM TOYOTA
Doveva essere la sorpresa dell’anno, invece è stata l’ennesima delusione. Dopo un avvio di stagione promettente il team giapponese continua a bazzicare nei bassi fondi anche a Valencia. Oltre alla foratura di Nakajima, solo i debuttanti Algersuari, Grosjean e Badoer fanno peggio dei piloti della casa con sede a Colonia, il che dice tutto. E pensare che al venerdì si respirava un’aria ottimista.
DECADENTE
VOTO 4 (DI INCORAGGIAMENTO) A LUCA BADOER
Il fatto di giungere sano e salvo al traguardo lo aiuta, ma il fine non giustifica il mezzo né il mezzo giustifica il fine. Il fine si chiama diciassettesimo posto, il mezzo, ovvero la gara, conta due testa-coda e un passo gara abbastanza lento, soprattutto nella parte iniziale. Per ottenere i primi punti l’italiano punta a Monza, ma se a Spa le cose non andranno a dovere, allora tutto è possibile. Ultimo in qualifica, penultimo in gara. Così non va. Per il ciclo: “Ritenta sarai più fortunato”.
ARRUGGINITO
VOTO 5 A HEIKKI KOVALAINEN
Svolge il compitino da secondo pilota. Parte secondo, chiude quarto, sopravanzato da Barrichello e Raikkonen. In qualifica sfiora la pole, mancata per un errore all’ultima curva, in gara non regge il passo del compagno confermando tutti i suoi limiti. Dopo l’annuncio del ritiro Bmw, l’ombra di Rosberg è sempre più incombente. Con queste prestazioni il posto di Heikki non è garantito.
ABULICO
VOTO 6 A FERNANDO ALONSO
Prima non doveva correre in casa, vista la squalifica del team. Poi, saputo della revoca, puntava a grandi risultati. Chiude sesto, ma visto i proclami poteva andare meglio. Vedremo se nel finale sarà in grado di tirare fuori il meglio di sé proprio come fece lo scorso anno.
OPACO
VOTO 7 A NICO ROSBERG
Ormai la costanza sembra essere acquisita, e non solo nelle libere del venerdì. Il tedesco è autore di una buona qualifica, ed in gara chiude quinto davanti Alonso. Forse gasato dalle sirene McLaren sta veramente facendo bene da un po’ di tempo a questa parte. Di questo passo concludere a podio non sarà certo impossibile.
SICUREZZA
VOTO 8 A KIMI RAIKKONEN
Ancora a podio, ancora autore di una prestazione notevole. Come al solito in qualifica non brilla, ma in gara il Kers lo aiuta in partenza e la strategia gli permette di sopravanzare Kovalainen. Con il mezzo a disposizione il podio è un ottimo risultato, la vittoria magari arriverà con un po’ di fortuna. Chissà se queste prestazioni lo aiuteranno per un futuro in rosso. Intanto sta tirando fuori il meglio di sé. Appuntamento a Spa, la sua pista preferita.
CONTINUO
VOTO 9 A LEWIS HAMILTON
E’ lo zampino del campione del mondo. In qualifica conquista la pole, addirittura abortendo l’ultimo tentativo, in gara lotta per la vittoria fino alla seconda sosta, poi visto il papocchio del team ha controllato la situazione. A fine gara commenta in grande stile l’operato dei meccanici (vedi voto 2), proprio come fa un vero campione del mondo.
LEONE
VOTO 10 A RUBENS BARRICHELLO
Torna alla ribalta dopo cinque anni dall’ultima vittoria in quel di Shanghai nel lontano 2004. Anche quella volta al muretto era presente Ross Brawn. In qualifica conquista un preziosissimo terzo posto che gli permette di sfruttare al meglio la strategia per lui creata. Del resto svolge il suo compito alla grande. Sopravanza Kovalainen al primo pit, ed Hamilton al secondo. Anche senza l’errore del team inglese il brasiliano avrebbe avuto buone chance di conquistare la vittoria. Bellissimo il pensiero a Massa: “Felipe, arrivederci a presto in pista”,sfoggia sul casco. Poi a fine gara la vittoria è stata dedicata all’amico nonché connazionale. Da qui a fine anno lotterà per il mondiale, sempre che Button e Brawn non la pensino diversamente.
PERFETTO
Valerio Lo Muzzo
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