L’ACO, ossia l’Automobile club de l’Ouest, ha introdotto delle novità tecniche per la 24 ore di Le Mans edizione 2011, estensibili anche alle categorie ad essa più strettamente collegate, la Le Mans Series e l’American Le Mans Series.
La principale innovazione riguarda l’abolizione della flangiatura del motore più larga di 0,3 millimetri sul diametro per i prototipi con carrozzeria chiusa, ritenendo ormai superati i problemi del disagio fisico di guidare in abitacoli stretti e molto caldi. Di conseguenza, grazie alla flangiatura più stretta, i motori soffriranno ancor di più nell’erogazione della potenza, implicando una maggiore ricerca in ambito aerodinamico per sopperire ai cavalli vapore che verranno meno nel 2011. Sorprendendo un po’ tutti, l’ACO non ha chiaramente espresso le sue intenzioni per il 2010 in ambito regolamentare, lasciando intendere che per l’anno venturo nulla cambierà sul fronte della flangiatura dei motori, concedendo quindi un teorico vantaggio ai prototipi chiusi sulla pista della Sarthe.
Oltre alla questione motori, l’ACO ha deliberato su una tematica estremamente importante in chiave questa volta 2010, ammettendo alla 24 ore vetture granturismo di classe LM GT1 che risponderanno ai requisiti tecnici del futuro campionato mondiale per GT1. Tutto questo, per garantire l’iscrizione al doppio giro d’orologio del giugno prossimo, dovrà essere accompagnato dalla partecipazione alla Le Mans Series od all’American Le Mans Series.
Allo stato attuale delle cose, uno spiraglio di luce potrebbe aprirsi anche per le LM GT1 versione 2009 che, se adotteranno le restrizioni tecniche per omologarsi alle GT1 edizione 2010, potranno (il condizionale al momento è d’obbligo) partecipare alla 24 ore del 2010. Per saperne di più occorrerà seguire l’evolversi della situazione nelle prossime riunioni dell’Automobile Club de l’Ouest.
C.J.
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