Il nuovo Presidente della FIA Jean Todt, in un’intervista concessa in esclusiva al quotidiano francese “Le Figaro”, ha affermato di non condividere con la FOTA la scelta di proibire il Kers, l’ormai famigerato dispositivo del recupero dell’energia cinetica. L’ex capo della Scuderia Ferrari, dopo aver ingaggiato Gilles Simons, ha detto che la Formula Uno devo puntare a contenere i costi, per evitare la dipartita di altri costruttori oltre a Toyota, Bmw e Honda che se ne sono già andati e puntare ad essere più “verde”, ovvero scommettere sulle energie rinnovabili, sulle basse emissioni e sul rispetto dell’ambiente: quello che chiedono, in sostanza, le grandi case automobilistiche.
Un Todt perfettamente in linea con le idee di Max Mosley, suo principale sponsor all’epoca della campagna-elezioni in seno alla FIA, che punta a rendere il Circus ancora più appetibile agli spettatori, ma soprattutto ai costruttori e i team che sono protagonisti in pista. Il messaggio del Napoleone delle quattro ruote è chiaro: puntare sull’abbattimento dei costi (senza esagerare) e creare un gruppo di lavoro per studiare tutti i possibili benefici per avvicinare ancora di più la gente alla Formula 1 dei prossimi anni.
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Ho sentito che si tornerà ad usarlo dal 2011 (tutte le squadre stavolta però), è vero?
Non si sa ancora, ma si sta lavorando un questa direzione.
Certo è importante che la FIA lavori per una maggior attenzione all’inquinamento dell’ambiente e al contempo alla riduzione dei costi, ma bisogna ricordare che la F1 è la massima espressione della tecnologia e non si deve “tagliare” troppo altrimenti crolla la ricerca che tanto piace agli ingegneri, ma anche alle case automobilistiche e finisce che si buttano poi sui rally (come i mitici anni ’80 dove Peugeot, Lancia e Audi spadroneggiavano). Todt dovrà lavorare con molta attenzione, sia sull’ambiente, che sullo spettacolo vero in pista.
Concordo in pieno con te, Marco.
Ti ringrazio!