La IZOD Indycar Series ha rilasciato alcune informazioni su come saranno le nuove vetture che entreranno in funzione a partire dal 2012. Gli attributi su cui andranno focalizzati i nuovi telai sono:
Sicurezza: il nuovo telaio dovrà attenersi alle norme della Indy Racing League in materia di sicurezza, già elevata con l’esplorazione di nuove tecnologie per migliorare la sicurezza in tutti gli aspetti della vettura.
Competitività: il nuovo telaio dovrà continuare a produrre le stesse tipologie di corsa che sono diventate il marchio di fabbrica della IZOD IndyCar Series, mentre non interessano altre tipologie di vetture in pista (ad esempio vetture meno sensibili alle turbolenze).
Rapporto costo-efficienza: la Indy Racing League continua a lavorare per ridurre i costi di partecipazione per le squadre, aspetto che resta una priorità importante nell’attuale contesto economico. Il nuovo telaio dovrà avere un prezzo che aderisce a tale obiettivo.
“American-made”: il nuovo telaio dovrà essere costruito negli Stati Uniti, preferibilmente in una struttura nello stato dell’Indiana.
Meno massa/più efficienza: il nuovo telaio dovrà essere più leggero, con meno massa ma che produca lo stesso effetto aerodinamico in modo efficiente.
Tecnologia: la Indy Racing League vorrebbe che il nuovo telaio abbia degli aspetti rilevanti per il futuro del settore auto; tecnologia innovativa che nasce in pista e che sia poi traducibile nelle automobili di tutti i giorni.
Look moderno: più spazio per i loghi degli sponsor, e auto facilmente identificabili.
Verde: la Indy Racing League è orgogliosa del suo ruolo nel rendere più ecologico il mondo delle corse e vuole mantenere la sua posizione di leader in questo settore.
La Indycar è in trattative con Dallara, DeltaWing, Lola e Swift per sviluppare, produrre e fornire il nuovo telaio. “Il nostro nuovo telaio è la sfida più complessa che sia stata fatta nell’automobilismo sportivo mondiale, a causa della varietà di tracciati in cui noi competiamo“, ha detto Brian Barnhart, “president of operations and competition” della IRL. “Si deve progettare una vettura che vada a 235 mph ad Indianapolis e che protegga i piloti e gli spettatori in caso di incidenti ad alta velocità. Essa deve essere in grado di girare sui superspeedway, sugli ovali da 1.5 miglio e quelli più corti, sui circuiti stradali, cittadini o semi-permanenti.” Barnhart ha aggiunto che la sicurezza è il requisito più importante nella progettazione del nuovo telaio e la IRL ha individuato alcune aree di miglioramento attraverso la propria attività di ricerca e sperimentazione. Una riduzione tra il 40 e il 50 per cento del costo attuale per i telai è stata richiesta, principalmente attraverso la riduzione delle componenti necessarie per la transizione tra ovali e stradali (freni, sospensioni, ecc.). Inoltre, una vettura più leggera ridurrà la necessità di potenza e migliorerà l’efficienza del carburante. Per il quarto anno consecutivo, l’IZOD IndyCar Series sarà l’unica categoria nell’automobilismo sportivo mondiale ad utilizzare un carburante rinnovabile e rispettoso dell’ambiente (100 per cento etanolo). “I nostri piloti corrono i maggiori rischi nel mondo della guida sportiva ed è fondamentale che abbiamo i migliori standard di sicurezza possibili in questa nuova generazione di automobili“, ha detto Barnhart. “E’ importante che continuiamo lo sviluppo attraverso la nuova generazione di vetture IndyCar e le vetture che i costruttori di tutto il mondo produrranno in futuro. Infine, abbiamo previsto che il nuovo telaio debba essere assemblato negli Stati Uniti, preferibilmente nell’Indiana, per approfittare di prezzi più competitivi e della rete esistente negli Stati Uniti per la fornitura dei ricambi e per proteggere i nostri team dai problemi con le fluttuazioni delle valuta.” Barnhart ha inoltre aggiunto che serviranno 18-20 mesi per costruire, testare e cominciare la produzione dei nuovi telai per l’inizio della stagione 2012.
Nel frattempo, la Dallara ha diffuso le prime immagini riguardanti i disegni per la nuova vettura che sono stati sottoposti alla IndyCar. In tutti i disegni sembra che l’intento della Dallara sia quello di spostare la posizione del pilota più indietro nella vettura, seguendo la via intrapresa da tutti i costruttori a partire dalla metà degli anni ’90. Molta attenzione verrà fatta agli impatti diretti con la parte posteriore della vettura. Inoltre in nessuno dei disegni sono presenti le prese d’aria che attualmente dirigono l’aria nei motori aspirati. Questa è la conferma più diretta che l’IZOD IndyCar Series utilizzerà i motori turbo nel 2012.
Il primo disegno è chiaramente una evoluzione diretta dall’attuale vettura, con l’eccezione delle fiancate più basse, la rimozione della presa d’aria per il motore aspirato e un disegno del musetto più simile a quello del 2003 (e successivamente rimosso dal 2004). Inoltre è presente una piccola pinna sul cofano motore.
Il secondo disegno è in realtà molto simile al modello studiato dalla Honda, con le fiancate in pendenza. La differenza è che questa macchina non ha le ali anteriori o posteriori regolabili nel senso tradizionale del termine, come si vede nelle vetture Indy dai primi anni ’70. Inoltre il musetto anteriore di questa vettura ricorda le vetture IRL di prima generazione prodotte da Dallara e G-force, con un look molto squadrato.
Il terzo è il design più rivoluzionario, e ricorda particolarmente la Coyote di AJ Foyt del 1977, con un alettone posteriore simile a quello visto nell 1980 sulla Chapparal.
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