Quanti ricordi con le prime parole di Myallia che sosteneva il suo team durante il primo gp, quanto tempo è passato dalle parole col sorriso da parte di Fisichella che si lamentava in continuazione dei 17 centesimi che gli mancavano per passare alla Q2, quanto tempo è passato dalle illusioni di Sutil che aspirava ad essere il numero 1 nonostante abbia guidato solo una Spyker e preso un punto grazie a problemi altrui.
Di questi tempi, secondo alcune fonti di Nostradamus, il team indiano avrebbe dovuto conquistare almeno quattro Q2 e qualche punto ma alla fine solo delusioni tanto che non ci resta che dare un benvenuto al mondo reale agli abitanti di Bollywood, visto che oramai cosi è stata rinominata l’India. Entrando nel dettaglio della situazione, non c’è molto da scherzare dalle loro parti perchè il bottino sperato invece è davvero critico. Myallia quando rilevò questa scuderia dalla Spyker che era in fallimento non pensava a vincere sin da subito ma almeno sperava in qualche buon risultato. C’è da congratularsi con loro per il lavoro che hanno effettuato sulle loro monoposto, soprattutto a livello aerodinamico ma non è bastato. Probabilmente per Monaco la situazione potrebbe cambiare con un Fisichella che è andato quasi sempre forte su questo circuito, mentre per quanto riguarda Sutil non sono in grado di pronosticare qualcosa vista la sua scarsa attitudine a concludere le gare in modo decente. Certo, molti si chiederanno il perchè di questa crisi da parte del tedesco che probabilmente avendo accanto un pilota esperto che sa sviluppare meglio la monoposto e che raccoglie qualcosina di più in termini di decimi e di risultati, lo porta a dover spingere oltre le sue possibilità ma alla fine osando troppo, si ritrova a dover racimolare i pezzi persi in pista. Sarà una questione psicologica ma se vorrà trattenere un posto al sole, meglio che si sbrighi a cambiare. Per quanto riguarda il nostro Fisico, la situazione non è poi così diversa. Esaltato da questa nuova sfida, è riuscito a mettere in crisi il suo compagno di squadra ma alla fine l’entusiasmo si è perso tra i molteplici ritiri e incidenti che si sono verificati da Melbourne fino a Istanbul, in cui è riuscito addirittura a volare grazie ad una manovra suicida che ha coinvolto anche il povero Nakajima. Potrà avere anche un mucchio di soldi il buon Myallia ma alla fine se hai a disposizione due piloti quasi finiti, meglio cambiare aria e puntare su chi ha davvero le potenzialità e le aspirazioni per poter correre in un mondo che è spietato ma allo stesso tempo può essere gentile. Un nome? Vitantonio Liuzzi e vedrete che con lui, la Force India entrerà a far parte dell’elite della F1, sempre se il nostro Fisico non ci regali qualcosa già quest’anno.
Stefano Chinappi
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