Un clamoroso colpo di scena ha scosso il finale di giornata di un comunque intrigantissimo Rally di Turchia, con lo splendido leader Sebastien Ogier fermato da una foratura e costretto a perdere 3 minuti che lo hanno relegato in quinta posizione e fuori dai giochi. A prendere il comando è stato così il solito Sebastien Loeb, in questo weekend un po’ meno in palla del solito ma comunque sempre in grado di tenere sotto controllo la situazione: era di soli 8 secondi di fatti il distacco del campione del mondo dal compagno di team prima della foratura di Ogier, pochi troppo pochi per non poter considerare comunque Loeb in lotta per la conquista della gara anche senza l’incoveniente.
Guai però a considerare conclusi i giochi. Solberg, Hirvonen e Sordo sono infatti racchiusi tutti in un distacco prossimo ai 30 secondi dall’alfiere della Citroen, e se Sordo non costituisce una minaccia perchè seconda guida “ufficiale” di Loeb, Solberg e Hirvonen, c’è da scommetterci, metteranno in campo l’anima domani e di certo non per contentersi il secondo posto. Sulla prima prova di giornata intanto si era già assistito ad un altro colpo di scena con il ritiro di Jari-Matti Latvala. Il finlandese della Ford, classico esempio di genio e sregolatezza, ha impiegato meno di un km per demolire la sua Focus in un cappottone lasciando così sola nel gruppo di testa l’altra Ford di Hirvonen, perdendo ogni possibilità di successo, peraltro tutt’altro che remote, e soprattutto regalando ad altri la seconda piazza assoluta nel Mondiale con la quale si era presentato in Turchia.
Ad approfittarne sono stati così gli outsiders guidati da un superbo Kimi Raikkonen, perfettamente a suo agio sugli sterrati turchi. Il finlandese, pur ancora distante dai migliori, ha anche scavalcato in classifica Federico Villagra, ha tenuto a distanza Wilson, ha girato meglio dell’altro “VIP” Ken Block e non si è allontanato di molto dai tempi di Henning Solberg, fuori classifica ma comunque in gara grazie al superally. In poche parole ha regolato il gruppo dei privati, lasciando alle spalle in un solo colpo i problemi delle prime 3 gare, condite da incidenti o tempi che non arrivavano.
Di contorno al WRC è proseguito anche il Mondiale Junior che ha visto il tedesco Aaron Burkart prendersi la leadership approfittando dei problemi di Abrring e Neuville. Gara ormai in archivio per lui, con un distacco sul sammarinese Broccoli, primo degli inseguitori, di oltre 4 minuti.
Domani ultima tappa con le sei decisive prove in programma.
William Marzi
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