Scott Dixon ha dominato la Road Runner Turbo Indy 300 sul Kansas Speedway, conquistando la prima vittoria stagionale. Il pilota neozelandese, vincitore nel 2009, ha condotto in testa 167 dei 200 giri in programma, ed è stato aiutato anche da una bandiera gialla nel finale che ha messo tra lui e gli inseguitori una decina di vetture doppiate. Per il Target Chip Ganassi Racing si tratta della quarta vittoria consecutiva sul Kansas Speedway (nel 2007 e nel 2008 con Wheldon, negli ultimi due anni con Dixon). La festa è stata completata dal secondo posto di Dario Franchitti, che negli ultimi giri dopo l’ultimo restart è riuscito ad avere la meglio su Tony Kanaan, terzo, e Helio Castroneves, quarto. Completa la top five Ryan Hunter-Reay.
Al via della gara è il poleman Ryan Briscoe a prendere la leadership davanti ai due piloti di Ganassi, mentre i più determinati nei primi giri sono Mike Conway, che dal decimo posto si porta al sesto, e i due piloti dell’Andretti Autosport, Marco Andretti e Hunter-Reay, partiti rispettivamente ventiseiesimo (per la penalità durante le prove) e ventiduesimo, che in pochi giorni si portano a ridosso della top ten. L’altro pilota penalizzato delle prove, Dan Wheldon, resta invece nelle retrovie. Dopo pochi giri si formano alcuni gruppetti: davanti Briscoe, Dixon e Franchitti, dietro Castroneves e il sorprendente Vitor Meira, e più staccati Kanaan che precede un’altra delle sorprese delle prove, Alex Tagliani, e i due piloti del KV Racing Technology, Mario Moraes ed EJ Viso. Attorno al trentesimo giro cambio di leadership, con Dixon che approfitta di un rallentamento di Briscoe per passare in testa, mentre Castroneves e Meira si ricongiungono al gruppo di testa. Il gruppetto resta compatto fino al primo pit stop, quando Franchitti scavalca Briscoe e si installa al secondo posto a ridosso di Dixon, mentre Meira perde qualche posizione. Ma chi rovina la sua gara è soprattutto Viso, penalizzato per velocità eccessiva ai box, e il leader del campionato Will Power, che resta bloccato per un problema al rifornimento. Entrambi perdono un giro. Al giro 71 arriva la prima caution, quando proprio Viso tocca il muro all’uscita dell’ultima curva rompendo la sospensione anteriore destra. Tutti i primi decidono di tornare al pit, mentre alcune vetture doppiate (tra cui Andretti, Power e Raphael Matos) scelgono di restare fuori per recuperare il giro di distacco.
Le possibilità di vittoria di Briscoe evaporano in questo momento, quando all’uscita del pit perde la ruota anteriore sinistra. Il pilota australiano è costretto a tornare ai box scivolando a centro gruppo, dietro a tutti i piloti a pieni giri, ma ancora nel giro del leader grazie al fatto che il problema è capitato in regime di bandiere gialle. Al restart, Dixon prende rapidamente un buon margine su Franchitti, mentre Castroneves è bloccato da Danica Patrick, doppiata ma che non lascia strada, e che al pit ha deciso di restare con le gomme vecchie nel tentativo (non riuscito) di tornare a pieni giri. La pilota dell’Andretti Autosport tiene dietro il brasiliano per diversi giri prima di rientrare al pit per cambiare le gomme. Dixon continua il suo dominio, non disturbato da una breve bandiera gialla provocata da un detrito perso da una vettura. La gara vive invece sulla rimonta dei piloti di Andretti: Kanaan, partito quindicesimo, è risalito al quarto posto, Hunter-Reay da ventiduesimo si ritrova a battagliare per il sesto posto con Moraes e Mutoh, autore di una grandissima gara così come il suo connazionale Takuma Sato, migliore dei rookie e a lungo nella top ten. Al giro 172, Jay Howard finisce a muro provocando la terza caution della giornata, proprio mentre si stanno svolgendo gli ultimi pit stop. Dixon è il pilota che lo ritarda più di tutti, si ritrova al pit proprio mentre Howard sbatte e se ne avvantaggia. Quando rientra in pista si ritrova con una decina di vetture tra sé e i principali inseguitori, al riparo così da eventuali attacchi. Al restart Mutoh e Sato, in lotta per la quinta posizione, entrano in collisione e finiscono a muro, provocando la quarta caution. Per Dixon non cambia nulla, mentre dietro Castroneves, secondo al restart, non riesce a contenere gli attacchi di Franchitti e Kanaan nei quattro giri finali, mentre dietro Hunter-Reay e Briscoe chiudono rispettivamente al quinto e sesto posto. Moraes salva il bilancio del KV Racing Technology terminando al settimo posto. La top ten è completata da Tagliani (ottavo) e Meira (decimo), che confermano le loro belle qualifiche, e da John Andretti, nono al debutto sulla quinta vettura dell’Andretti Autosport, in preparazione per la 500 Miglia di Indianapolis. La Patrick chiude undicesima, migliore delle quattro donne in pista, davanti a Power.
Share this content: