Romain Grosejan è sempre più l’uomo da battere dell’Auto GP. Il pilota francese ha infatti portato a casa anche la vittoria e il giro più veloce di gara 1 a Magny-Cours,+ e grazie a questo risultato è balzato in testa al campionato con 30 punti, due in più di Edoardo Piscopo. Il francese della Dams, questa volta aveva anche provato a complicarsi la vita con una brutta partenza, ma la sorte lo ha aiutato non poco. La vittoria infatti, se l’era meritata Adrien Tambay che con uno scatto incredibile era riuscito a passare dalla terza alla prima piazza al via, per poi condurre tutta la corsa con autorità.
Pur sotto la pressione di Grosjean, il pilota del team Charouz non ha mai commesso un errore e si stava avviando a passare per primo sotto la bandiera a scacchi quando, a due giri dalla fine, un problema alla pompa della benzina lo ha fermato. Grosjean ha così ereditato la testa della gara cogliendo un successo comunque meritato. Dopo una brutta partenza, che lo ha fatto sfilare dalla pole al quarto posto nel giro dei primi metri, Romain ha anticipato il pit-stop e a gomma nuova ha inanellato una serie di giri velocissimi, che gli hanno permesso di ritrovarsi in seconda piazza una volta che tutti avevano terminato il giro delle soste; questo gli ha permesso di cogliere il successo quando Tambay è stato costretto al ritiro.
La seconda posizione se l’è aggiudicata Duncan Tappy, completando così un bell’uno-due per il team Dams. Il pilota britannico è partito bene e ha lottato a lungo con Grosjean nella prima fase della gara poi, complice un piccolo errore al pit-stop, ha perso contatto con lo svizzero, cogliendo comunque il suo miglior risultato in Auto GP. Tappy ha preceduto Fabio Onidi, al secondo podio quest’anno. L’alfiere del team Lazarus ha guadagnato una posizione su Jake Rosenzweig al via, e ha poi sopravanzato Esteban Guerrieri nel balletto dei pit-stop grazie a un ottimo ritmo di gara.
Alle spalle di Onidi lo stesso Rosenzweig, autore di un debutto davvero ottimo che gli ha permesso di tenere alle spalle Jan Charouz. Il pilota ceco ha preceduto il compagno di squadra Guerrieri e il duo composto da Edoardo Piscopo e Carlos Iaconelli: i due hanno lottato per tutta la gara, e alla fine ad avere la meglio è stato Piscopo, che ha passato il rivale brasiliano all’ultimo giro. Iaconelli si può consolare con la pole position di gara 2, posizione che viste le sue recenti prestazioni nella seconda corsa pare decisamente benaugurante.
Da segnalare la sfortuna di Stefano Bizzarri e Giorgio Pantano: il primo aveva fatto la sua miglior qualifica nella serie ma è dovuto partire dai box per un problema alla scatola guida, mentre Pantano, partito dall’undicesima posizione, dopo la prima curva era già quinto ma è stato poi rallentato da un dado di serraggio inceppato al pit-stop.
1 – Romain Grosjean – Dams – 21 giri 31’50″336
2 – Duncan Tappy – Dams – 7″211
3 – Fabio Onidi – Lazarus – 11″541
4 – Jake Rosenzweig – Super Nova – 12″746
5 – Jan Charouz – Charouz – 17″810
6 – Esteban Guerrieri – Charouz – 22″688.
7 – Edoardo Piscopo – Dams – 22″943
8 – Carlos Iaconelli – Durango – 23″333
9 – Julian Leal – Trident – 23″993
10 – Jonny Reid – Super Nova – 31″124
11 – Celso Miguez – RP – 51″428
12 – Stefano Bizzarri – RP – 1 giro
13 – Giorgio Pantano – Euronova – 1 giro
14 – Adrien Tambay – Charouz – 2 giri
Giro più veloce: Romain Grosjean 1’28″180
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