Will Power ha allungato il suo margine in campionato ottenendo la quinta vittoria stagionale, sul circuito di Sonoma. Power ha adesso 59 punti di vantaggio sul più immediato rivale, Dario Franchitti, terzo sul circuito californiano, e si è anche aggiudicato il trofeo che la IZOD IndyCar Series ha messo in palio quest’anno per i circuiti stradali. Alla fine della stagione mancano ora quattro gare, tutte su ovale. Il pilota del Team Penske non è invece riuscito ad eguagliare l’impresa di Franchitti lo scorso anno, quando restò in testa per tutti i 75 giri della gara. L’australiano ha dovuto cedere per due giri, durante la seconda fase di pit stop, la leadership a Scott Dixon, che nel finale ha cercato di insidiarne il primato. Power, che nel 2009 era stato costretto a guardare la gara dal letto d’ospedale dopo un incidente nelle prove libere, è il sesto vincitore diverso in sei gare che la IndyCar Series ha disputato sull’Infineon Raceway.
Appena partita, la gara viene subito interrotto con la prima bandiera gialla a causa di uno spettacolare quanto innocuo volo di Dan Wheldon, che accelerando si tocca con Bertrand Baguette. Il pilota inglese si cappotta ma senza conseguenze. Al restart Power allunga subito sul compagno di squadra Helio Castroneves, che lo affiancava in prima fila, su Franchitti e sulla sorpresa delle prove Alex Tagliani. Il primo a rompere gli indugi è Ryan Briscoe, che attacca e supera Tagliani. Il pilota canadese inizia ad essere in crisi con gli pneumatici e comincia a perdere diverse posizioni a vantaggio di Dixon, Justin Wilson e Ryan Hunter-Reay. Quando arriva il momento di Simona de Silvestro, i due si toccano, e il contatto provoca una foratura a Tagliani, che scivola in fondo al gruppo. Davanti Power, sfruttando al meglio i nuovi pneumatici ‘red’ più performanti, accumula fino a 10 secondi di vantaggio, mentre alla sue spalle Franchitti supera Castroneves per il secondo posto e Dixon supera Briscoe per il quarto. Al momento del primo pit stop Power, Franchitti e Dixon entrano nello stesso giro ed escono nello stesso ordine, ma Briscoe, che si era fermato qualche giro prima, riesce ad inserirsi al secondo posto. Intanto la de Silvestro è protagonista di un secondo contatto, questa volta con Raphael Matos, mentre lottano per il decimo posto. Nonostante la durezza del contatto entrambi riescono a continuare. Al momento di uscire dai box dopo aver effettuato il primo pit stop, la de Silvestro è protagonista di un terzo contatto e viene mandata in testacoda da EJ Viso. Un giro dopo esce la seconda caution per un testacoda di Milka Duno.
Quattro giri dopo la ripartenza la gara viene neutralizzata nuovamente per un contatto tra Marco Andretti e JR Hildebrand, che in precedenza erano risaliti fino al secondo e terzo posto grazie ad una diversa strategia di soste ai box. Al momento dell’ultima sosta, si fermano prima Franchitti (giro 54), poi Power (giro 55) e quindi Dixon (giro 57). Franchitti, che ha montato le gomme ‘primary’, non riesce a reggere il ritmo del compagno di squadra Dixon e viene superato al giro 62. Al giro 66 arriva l’ultima caution quando un contatto causato da un tentativo azzardato di sorpasso da parte di Viso all’ultima curva mette fine alla gara di Baguette e Matos. Per i primi giri dopo il restart Dixon cerca di pressare Power, prima che l’australiano riesca ad accumulare un leggero vantaggio, per tagliare il traguardo con un margine di 7 decimi. Dietro, Franchitti riesce a difendere il terzo posto dagli attacchi di Briscoe e lo stesso riesce a fare Castroneves con Wilson. Alle loro spalle chiudono i due piloti dell’Andretti Autosport Tony Kanaan e Hunter-Reay, mentre Graham Rahal compie un’ottima gara e riesce a risalire dal sedicesimo posto in griglia fino al nono. Chiude la top ten Alex Lloyd. Al penultimo giro, proprio mentre lottavano per il decimo posto, un contatto tra Takuma Sato e Danica Patrick manda la Patrick su tutte le furie.
Nella gara della Firestone Indy Lights vittoria per il leader del campionato J.K. Vernay (Sam Schmidt Motorsports), che allunga il suo vantaggio in classifica su James Hinchcliffe (Team Moore Racing), terzo in California, a 71 punti quando mancano tre gare alla fine. Il secondo posto a Sonoma è andato a Charlie Kimball (AFS Racing/Andretti Autosport).
Classifica finale:
Pos Driver Team Gap 1. Will Power Penske 75 laps 2. Scott Dixon Ganassi + 0.7432s 3. Dario Franchitti Ganassi + 6.6132s 4. Ryan Briscoe Penske + 7.8607s 5. Helio Castroneves Penske + 10.4594s 6. Justin Wilson Dreyer & Reinbold + 10.9095s 7. Tony Kanaan Andretti + 11.5246s 8. Ryan Hunter-Reay Andretti + 11.8938s 9. Graham Rahal Newman/Haas + 17.5019s 10. Alex Lloyd Dale Coyne + 18.2069s 11. Mario Moraes KV + 20.2411s 12. Marco Andretti Andretti + 20.6759s 13. Simona de Silvestro HVM + 21.8239s 14. Alex Tagliani Fazzt + 22.4858s 15. Vitor Meira Foyt + 24.2879s 16. Danica Patrick Andretti + 46.1339s 17. Hideki Mutoh Newman/Haas + 1 lap 18. Takuma Sato KV + 1 lap 19. EJ Viso KV + 1 lap 20. Francesco Dracone Conquest + 4 laps 21. Raphael Matos De Ferran Dragon + 8 laps 22. Milka Duno Dale Coyne + 8 laps Retirements: Bertrand Bagutte Conquest 65 laps JR Hildebrand Dreyer & Reinbold 38 laps Dan Wheldon Panther 0 laps
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