Tony Stewart ha vinto domenica notte la Emory Healthcare 500 disputata sull’Atlanta Motor Speedway, chiudendo una striscia personale di 31 gare senza vittorie. Il pilota dell’Indiana ha preceduto sul traguardo Carl Edwards di circa un secondo e mezzo, dopo aver condotto in testa 175 dei 325 giri disputatati. “Non sono mai stato così felice per una vittoria come oggi“, ha detto Stewart. “Sembra essere passata un’eternità dall’ultima volta che abbiamo vinto una gara, non ricordo neanche quante gare sono passate esattamente. Questo è un circuito che non è mai stato particolarmente buono per noi, ma stasera avevamo un’auto davvero impressionante. Abbiamo meritato questa vittoria, e i ragazzi hanno fatto davvero un grande lavoro all’ultimo pit stop. Penso che eravamo entrati al quinto posto e siamo usciti al secondo. Devo dire poi che non ho avuto stasera un restart buono come quello finale.” Dopo l’ultimo pit stop Edwards si è ritrovato in testa davanti a Stewart, ad una trentina di giri dalla fine. Al restart dopo una caution dovuta ad un contatto tra Kasey Kahne e Kurt Busch, Stewart è riuscito a passare Edwards alla prima curva, risultando da lì in poi imprendibile per tutti. Edwards ha chiuso al secondo posto, dimostrando che il suo team, il Roush Fenway Racing, è tornato definitivamente al top. “Oggi mi sono divertito davvero tanto“, ha dichiarato Edwards. “Ho avuto un sacco di divertimento quando mi sono ritrovato a lottare con Kasey (Kahne) e Jimmie (Johnson). Siamo sempre rimasti uniti quando le cose non andavano così bene. Nelle ultime otto settimane abbiamo segnato più punti di chiunque altro, e sento che abbiamo delle buone chance per vincere il campionato. Sono davvero orgoglioso dei miei ragazzi.”Al terzo posto si è piazzato il campione in carica Jimmie Johnson, seguito da Jeff Burton e Kyle Busch.
Tra i delusi della serata il poleman Denny Hamlin. Il pilota del Joe Gibbs Racing sembrava molto in palla, restando in testa per 74 giri prima che il motore esplodesse mandandolo in testacoda. “Sembra che in questo periodo tutta la sfortuna si abbatta su di noi“, ha detto Hamlin, classificatosi all’ultimo posto. “E’ frustrante, ma considero questa gara al 50% positiva e al 50% negativa. Negativa perchè l’affidabilità è ancora un problema, positiva perché avevamo la miglior macchina in pista.” Alla fine della gara, dieci piloti hanno conquistato matematicamente un posto nella Chase for the Sprint Cup: oltre al leader della classifica Kevin Harvick, Jeff Gordon, i due Busch, Stewart, Edwards, Burton, Johnson, Matt Kenseth e Hamlin. Quando manca una sola gara alla fine della regular season, in programma il prossimo weekend a Richmond, gli ultimi due posti sono occupati da Greg Biffle e Clint Bowyer. Biffle avrebbe potuto assicurarsi anche lui un posto nella Chase se non fosse rimasto coinvolto in un contatto con Ryan Newman ed Elliott Sadler. Tornato in pista dopo le riparazioni, ha chiuso al 36° posto. Adesso Biffle è undicesimo in classifica, 161 davanti proprio a Newman, e gli basterà un quarantaduesimo posto a Richmond per qualificarsi. “E’ stata colpa mia“, ha commentato Biffle. “Non mi sono accorto che eravamo in tre e ho tagliato verso il basso dov’era Newman. Non so di chi sia la maggiore responsabilità, dovrò guardare il replay prima di dare un giudizio definitivo, ma comunque non mi ero accorto che eravamo affiancati in tre. Comunque abbiamo un buon vantaggio, siamo praticamente dentro alla Chase.” Bowyer ha invece adesso 117 punti di vantaggio su Newman e 128 su Jamie McMurray.
Classifica finale:
- Tony Stewart
- Carl Edwards
- Jimmie Johnson
- Jeff Burton
- Kyle Busch
- Kurt Busch
- Clint Bowyer
- Ryan Newman
- Juan Montoya
- Marcos Ambrose
Classifica del campionato:
- Kevin Harvick 3590
- Jeff Gordon -224
- Kyle Busch -260
- Tony Stewart -288
- Carl Edwards -302
- Jeff Burton -329
- Jimmie Johnson -343
- Kurt Busch -362
- Matt Kenseth -365
- Denny Hamlin -443
- Greg Biffle -480
- Clint Bowyer -524
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