Che ormai correre in Nascar sia diventato il miglior modo per trascorrere la discesa della propria carriera è un dato di fatto già acquisito da tempo. Al suo interno vi è di tutto: un buon mercato che in gergo vuol dire “sponsor”, soldi a palate, un pubblico affiatato, un clima sereno, quasi goliardico, e la possibilità pure di rifarsi una reputazione vincendo qualcosa. D’altronde appesantire la bacheca di casa non fa mai male. Ci ha pensato anche David Coulthard,
a cosa fare dopo, quando i riflettori della massima formula si spegneranno. Nessuno di noi sa quando la presenza dello scozzese sulle griglie di partenza del mondiale finirà, già nel lontano ’95 qualche maligno diceva che sarebbe durato poco ed invece, quattordici anni dopo, siamo ancora qua a scrivere il suo nome.
Prima o poi però, viene il momento di rispondersi a se stessi: “cosa vuoi fare dopo caro David?” Domanda di un giornalista del Sunday, alla quale Coulthard ha risposto:” Ho pensato fortemente alla carriera in Nascar, ma non mi ci vedrei mai in IRL” aggiungendo, in merito agli impegni che concentra in un anno la categoria, che per lui non saebbe un problema gestirli.
Giacomo Sgarbossa
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