Come previsto, nei giorni scorsi Tony Kanaan è sceso in pista a Sebring alla guida della Dallara del de Ferran Dragon Racing. Dopo l’invito da parte di Gil de Ferran, lunedì scorso Kanaan ha testato una varietà di setup prima di ripartire per il Brasile per incontrare i potenziali sponsor che serviranno al team per schierare la sua vettura nella prossima stagione della IZOD IndyCar Series. “Era importante per noi ottenere alcune informazioni da un pilota così esperto“, ha detto de Ferran. “E’ stato molto, molto positivo per noi. Mi ha fatto piacere che Tony abbia accettato l’offerta di guidare la nostra auto, ed è stata una opportunità produttiva per tutti. Nel corso degli anni abbiamo sviluppato alcune filosofie su come impostare e sviluppare la vettura, e questo test con Tony è servito per verificarne la bontà. Alcune si sono rivelate buone, altre meno. E’ stato un test molto importante per darci una direzione. Rafa (Matos) ha fatto un buon lavoro con i nostri ingegneri, ed è stato bello avere un parere da qualcuno che è molto stimato e di grande talento. Questa è la linea di fondo di questa operazione. Ci piacerebbe schierare due vetture, sarebbe un beneficio per tutti e ci penseremo se troveremo i finanziamenti necessari. Ma se dobbiamo schierare due auto con un budget ridotto, non credo che sia una buona idea. E’ meglio lavorare su una vettura molto bene che su due approssimativamente.” “Essendo solo al secondo anno, ovviamente ho una esperienza molto limitata in IndyCar“, ha detto Raphael Matos, il pilota titolare del team. “In passato avevo disputato dei test con l’Andretti-Green Racing, ma in realtà tutta la mia esperienza è con il de Ferran Dragon Racing. Tony ha tanta più esperienza di me, ed è stato molto bello avere lui in macchina. Ci conosciamo molto bene, mi ha chiamato prima del test e abbiamo parlato. Credo che tutto ciò che è venuto fuori da questo test potrà solo farci migliorare.”
Venerdì è invece sceso il pista il pilota cinese Ho-Pin Tung alla guida della vettura del FAZZT Race Team, completando in tutto 211 giri. “Il nostro obiettivo primario in questo momento è quello di espandere il nostro team da una a due auto“, ha detto il co-proprietario e titolare del team Alex Tagliani. “Ci siamo guardati intorno, e un collegamento tra Joe Atkins (proprietario e presidente della Bowers&Wilkins, il principale sponsor del team) e Ho-Pin ci ha dato la possibilità di entrare in contatto. Dobbiamo ancora esaminare tutte le opportunità perché vogliamo diventare una squadra più forte, ma ci sono buone probabilità che Ho-Pin sia il mio compagno di squadra l’anno prossimo. Lui è un pilota molto buono e molto veloce, ed inoltre il suo ingresso porterebbe più diversità e interesse per le corse IndyCar.” “Il nostro obiettivo è quello di schierare un minimo di due vetture per la stagione 2011 della IZOD IndyCar Series e questo test è stato un primo passo in questa direzione“, ha detto Rob Edwards, general manager del team. “Con il sostegno di Bowers&Wilkins, il nostro team sta attivamente cercando la sponsorizzazione per la seconda vettura. La presenza di un talento come Ho-Pin Tung può aprire le porte ad una base completamente nuova di fan in Cina e presenta significative opportunità per il nostro sport e i nostri partner.” Ho-Pin Tung, dopo anni di esperienza in GP2, A1GP e Superleague Formula, diventerebbe così il primo pilota cinese della storia a competere in IndyCar. “Devo dire che il team mi ha preparato molto, molto bene“, ha affermato il pilota cinese. “Sebring è una pista molto diversa da quelle cui sono abituato, e per questo sono molto contento di come è andato il test. Ci sono un sacco di cose per me da imparare, primi tra tutti i freni in acciaio. Spero davvero che questo accordo si possa concludere. Ho avuto la fortuna di andare a visitare l’Indianapolis Motor Speedway pochi giorni fa, e fare qualche giro. E’ stata una sensazione magica. Ho chiuso gli occhi cercando di immaginare cosa potrebbe significare correre la 500 Miglia, con tutto il pubblico che c’è. Tutti mi dicono che è la gara più incredibile che ci sia e posso immaginare ora, dopo aver visitato lo Speedway, cosa sarebbe correre lì l’anno prossimo.“
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