E’ arrivato ad una conclusione lo scandalo Renault legato all’episodio del Gp di Singapore del 2008, quando a Nelsinho Piquet venne chiesto dal muretto di inscenare un incidente per permettere all’allora compagno di box Fernando Alonso di vincere la gara.
Il team francesce, che aveva sempre respinto le accuse di Nelsinho e padre accusandoli di mentire con conseguente apertura di una causa per diffamazione, ha oggi dichiarato davanti all’Alta Corte di Londra, “Vorremmo scusarci senza riserve con il signor Piquet Jr. e suo padre per le difficoltà e l’imbarazzo recati. Come segno di sincerità siamo pronti a pagare i danni morali causati dalla diffamazione, oltre alle spese processuali. Non ripeteremo più in un futuro accuse del genere senza prove” .
Un’importante vittoria dopo due anni di processi per i Piquet, il cui avvocato Dominic Crossley ha così commentato la sentenza, “Oggi il team Renault si è scusato ufficialmente davanti all’Alta Corte per aver diffamato i miei due clienti, questo è l’inizio non la fine di un percorso di charimento tra le due parti”.
Intanto Nelsinho ha liquidato le voci su un suo possibile rientro nel Circus, “La F1 è la F1, non entri quando vuoi tu. Non ho intenzione di elemosinare un volante o di pagare per correre”.
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Un riconoscimento seppur tardivo…ovviamente in Italia quanso conveniva si è sparato merda su Piquet mentre oggi che le sue ragioni sono state riconosciute si farà passare la notizia inosservata…
Considerata la cultura (sportiva e non) media del nostro paese… non c’è da stupirsi!