L’ex proprietario di team di F1, lo scozzese Tom Walkinshaw, è morto all’età di 64 anni per un male incurabile. Attualmente possedeva lo Union Club Gloucester di rugby, ma il suo passato era stato tutto nel mondo dei motori, inizialmente come pilota di vetture turismo e di Formula 2, poi come proprietario dell’omonimo gruppo Tom Walkinshaw Racing, che lanciò nel 1976 e con cui vinse due volte la 24h di Le Mans negli anni ’80 .
La notorietà arrivò però con il suo ingresso nel Circus nel 1991 alla Benetton; a lui si deve infatti il merito di aver creduto in Ross Brawn, che portò subito in squadra e di aver visto nel giovane Michael Schumacher, allora in Jordan, un potenziale campione del mondo tanto da chiamarlo l’anno successivo.
Nel ’95 acquistò il 50% della Ligier in possesso di Flavio Briatore e in seguto l’intera Arrows dove nel 1997 reclutò il campione del mondo ’96 Damon Hill.
Nel 1997 fu nominato Autocar Man dell’anno per il grande impegno nel mondo del motorsport avendo portato il gruppo TWR ad espandersi anche in Svezia, Regno Unito, Stati Uniti e Australia.
Gli ultimi anni, non troppo felici anche dal punto di vista finanziario a seguito della chiusura della Arrows nel 2002, lo hanno visto a fasi alterne nel campionato V8 Supercars in Australia sempre nelle vesti di proprietario azionario di team.
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