Formula 1 – Jenson Button e l’asso della V8 Supercar Craig Lowdnes sulla McLaren a Mount Panorama

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Ad una settimana dall’inizio del mondiale di Formula 1, in programma domenica all’Albert Park di Melbourne, l’Australia ha già potuto godere di un primo assaggio della massima formula in un contesto del tutto particolare. Il luogo è uno di quelli che fanno venire la pelle d’oca, ovvero il circuito di Mount Panorama, spettacolare sequenza di sali e scendi tra due stretti muretti, ma anche rettilinei da brivido dove si raggiungono velocità elevate. Dire Mount Panorama (o anche Bathurst, il nome della cittadina adiacente al circuito) in Australia è come dire Le Mans o Nurburgring in Europa o magari Road America e Laguna Seca negli Stati Uniti. Il tracciato ospita numerosi campionati locali, come la V8 Supercars o la 24 ore riservata alle gran turismo. Il circuito del Nuovo Galles del Sud balzò agli onori della cronaca proprio in occasione della 24 ore del 2009, quando furono uccisi 140 canguri di razza eastern grey per evitare che attraversassero la pista.

Domenica scorsa sul tracciato alle porte di Sidney si è svolto un evento organizzato dalla Vodafone. Protagonisti Jenson Button e Craig Lowndes. Il primo campione del mondo di Formula 1 nel 2009 e attuale pilota della Mclaren Mercedes, il secondo asso della V8 Supercars dove gareggia con una Holden Commondore del team Vodafone. I due hanno dapprima percorso alcuni giri a bordo delle proprie vetture, poco dopo si sono scambiati mezzi. L’iniziativa è nata dopo un evento simile organizzato lo scorso anno a Melbourne poco prima del GP d’Australia, in quell’occasione Button aveva ceduto la propria monoposto a Jamie Winchup, compagno di squadra di Lowndes, e al termine di quell’esperienza aveva espresso il desiderio di ripeterla a Mount Panorama. Detto fatto, il sogno si è avverato. Jenson è stato il primo pilota al mondo a guidare una monoposto di Formula 1 a Bathurst compiendo cinque giri a bordo della McLaren MP4/23, quella del 2008, ottenendo come miglior crono 1’48”, circa venti secondi più veloce del record ottenuto a bordo di una V8 Supercars. Numerosi gli spettatori presenti che, per accedere al circuito, hanno effettuato una donazione per raccogliere dei fondi da destinare agli alluvionati del Queensland.

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“Questi ragazzi sono pazzi!” ha esclamato Jenson Button riferendosi ai piloti normalmente impegnati nella V8 Supercars poco dopo aver effettuato qualche giro a bordo di una Mercedes stradale e poco prima di salire sulla sua monoposto. Il pilota di Frome aggiunge “questo posto è fantastico, la televisione non rende proprio l’idea; quando in precedenza ho effettuato un giro su una vettura stradale Mercedes ho già sentito un brivido. Penso ci si divertirà di più a bordo di una V8 piuttosto che su una F1, perché si può effettivamente utilizzare tutti i cordoli e ottenere un buon flusso. Sono molto emozionato per la sfida, è la seconda volta sarò alla guida di un V8 e ho tanti bei ricordi nel guardare la V8 in TV, un giorno spero di poter guidare realmente queste vetture, non solo per quattro giri”. Dopo aver effettuato i cinque giri Button ha dichiarato “ho stretto i denti in tutti i sensi, devi metterci tutto te stesso; è stata l’esperienza che ho desiderato avere per molti anni e finalmente l’ho fatto; in un certo senso probabilmente non è stata una buona cosa perché è mi ha fatto più venire ancora più fame di tornare”.

Anche Craig Lowndes ha voluto dire la sua: “immaginare una macchina di F1 in giro per Bathurst inizialmente era sembrato un po’ folle, ma è qui e ce la godremo per quello che è. Sarà un inferno di un’esperienza; non ho mai pensato che nella mia vita avrei visto questo”.

Soddisfatto anche Roland Dane, team principal della Vodafone in V8, che spalanca le porte del proprio team al pilota britannico: “Jenson ha fatto un ottimo lavoro non appena salito sulla nostra macchina, non si vince un campionato del mondo per caso, è stato bello vederlo guidare una delle nostre vetture; mi piacerebbe vederlo una in gara con noi, lui è sempre il benvenuto, e gli ho detto che abbiamo un sacco di eventi dove possiamo utilizzare driver aggiuntivi”.

 

Silvano Taormina

 

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