Juan Pablo Montoya, attualmente pilota della serie americana “Nascar” con il team Ganassi, in un’intervista rilasciata al giornale tedesco ‘Sport Bild’ ha dichiarato di non essersi affatto pentito di aver lasciato la F1 per correre negli Stati Uniti e ha spiegato perché:
“In F1 vogliono che tu sia un robot” ha detto il colombiano, che nella classe regina ha trionfato sette volte, conquistando tredici pole position e trenta podi, “E se hai una personalità forte hai problemi. Non mi sono per niente pentito di aver scelto di correre nella Nascar. Molte persone in F1 dimenticano che questo è uno sport!”
Montoya non ha mancato di lanciare inoltre l’ennesima steccata al suo ex team di F1, la McLaren, parlando del suo difficile rapporto con la squadra inglese culminato nel 2006 con l’ addio anticipato a metà stagione.
“La McLaren prende la F1 troppo seriamente. Con Ron (Dennis) tu puoi cenare insieme tranquillamente, poi magari il giorno dopo però è una persona completamente cambiata” ha continuato Montoya che parla anche del suo ex compagno di squadra in McLaren, Kimi Raikkonen e anche della Williams con cui il colombiano fece il suo debutto in F1 nel 2001: “Non parla mai. E’ difficile conoscere qualcuno che non dice mai niente. Con la BMW Williams mi sono divertito molto di più che in McLaren, soprattutto con Patrick Head. E’ uno che dice sempre quello che pensa, come faccio io.”
Montoya ha infine detto la sua sulla separazione tra Alonso e la McLaren: “Ha visto che il futuro del team era Hamilton, non lui.”
Cristina Capruzzi
Share this content: