a cura di Silvano Taormina
Grandi novità per la V8 Supercars, il popolare campionato australiano che ad ogni appuntamento attira migliaia di spettatori in pista. Nei giorni scorsi gli organizzatori hanno annunciato che una quota del 60% dell’intero pacchetto azionario è stato venduto ad una società di private equity. Nello specifico i nuovi proprietari fanno capo al gruppo AMRP (Australian Motor Racing Partners Pty Limited) che, oltre a detenere una quota di controllo stimabile in circa 300 milioni di dollari australiani, si avvarrà del supporto della Arche Capital, società di gestione con sede a Sidney.
Il nuovo assetto societario prevede da un lato l’uscita di scena dopo 14 anni della Sport Entertainment Ltd, fino ad adesso detentrice del 25% delle quote, mentre dall’altro il restante 40% del pacchetto azionario resterà in mano ai 18 team che partecipano al campionato.
“É stato un fantastico ed emozionante il percorso intrapreso negli ultimi 14 anni, questa nuova struttura proprietaria e gli investimenti sono un risultato eccezionale per tutti coloro che amano questo sport” ha dichiarato un raggiante Tony Cochrane, amministratore delegato della serie, che aggiunge: “Nella V8 Supercars tutti dobbiamo essere immensamente orgogliosi del business e della competizione che questa serie è stata in grado di creare. Da parte mia, io sono più orgoglioso dei quasi 1.600 posti di lavoro che siamo riusciti a creare. Mi è stato chiesto e hanno deciso di proseguire con il mio ruolo sia come presidente che come membro del consiglio di amministrazione, per come la vedo io i prossimi anni saranno ancora più emozionanti e dinamici.”
Ricordiamo che la V8 Supercars negli ultimi anni ha goduto di un’incredibile crescita, sia a livello sportivo che commerciale, ben al di là di quelle che erano le più rosee aspettative. I tempi sono maturi per una nuova iniezione di capitale e di competenze, in linea con una strategia di crescita graduale a medio-lungo termine. Il nuovo assetto societario andrà a vantaggio dei tifosi, delle squadre, degli sponsor e di tutti coloro supportano questa serie.
Sicuramente si tratta di una best practice nel mondo del motorsport, un esempio di gestione coerente ed efficace sia per quanto riguarda gli aspetti sportivi che quelli gestionali. Gli organizzatori europei dovrebbero prendere spunto dai loro colleghi australiani, se non altro per evitare la continua proliferazione di molti campionati addestrativi che all’inizio fanno registrare delle griglie di partenza molto affollate ma nel giro di poco tempo decadono. Non è un caso se negli ultimi anni campionati come l’A1GP o la Formula Master hanno cessato di esistere mentre altri, come ad esempio la Superleague Formula e la Formula 3 Euroseries, stanno vivendo un momento di crisi ed incertezza.
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