Nonostante qualche contatto in qualifica, la presenza spot di Oliver Turvey in GP2 non si stava delineando proprio male, visto che dall’ottavo piazzamento finale di gara 1 sarebbe scaturita la partenza al palo di gara 2, più che fondamentale in una pista quale Montecarlo. Invece il giovane ingegnere di Cambridge si è visto retrocesso di 30″ a fine gara per non aver scontato un drive through per partenza anticipata, perdendo così sei posizioni, dall’ottava alla quattordicesima posizione, che sarà quella da cui prenderà il via nella sprint race di domani pomeriggio.
Il pilota si è difeso dichiarando di essere rimasto senza radio per tutta la gara a causa di un guasto. Ci viene da aggiungere che così come il suo team poteva richiamarlo ai box per il pit tramite la pit board, la lavagna che viene mostrata al pilota quando passa davanti ai box, in una categoria dove gli investimenti sono alle stelle, sarebbe essenziale realizzare delle scritte già pronte (anzichè comporle lettera per lettera!) per far fronte a tutte le evenienze che la rottura della radio può causare. Tanto è vero che il pilota ha dichiarato di aver deciso lui quando fermarsi ai box, e fortunatamente il suo team non si è fatto trovare impreparato. Strano che nel team Carlin, una squadra che schiera vetture in quattro categorie, succedano queste cose.
La penalità di 25″ all’inglese promuove all’ottavo posto Charles Pic, che domani sulle stradine del Principato scatterà davanti a tutti. Un vero peccato per il team esordiente nella serie che avrebbe potuto avere entrambe le vetture in prima fila, con Chilton che scatterà dalla seconda piazza in virtù del settimo posto di oggi.
Penalità di cinque posizioni anche per Bird, finito addosso al compagno di squadra, come già successo molte volte, l’ultima proprio ieri a ruoli invertiti. Sembra davvero che i due più che disputare una stagione per mettere in mostra il proprio valore siano intenti a darsele di santa ragione.
Marco Borgo
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