a cura di Silvano Taormina
La Championship Race del Fia GT1 a Silverstone, anche quest’anno valida per il prestigioso RAC Tourist Trophy, ha regalato una serie infinita di emozioni fino alla bandiera a scacchi. Ad aggiudicarsi la gara è stato l’equipaggio del team JR Motorsport composto da Lucas Luhr e Micheal Krumm, autori di una gara superba dal primo all’ultimo giro.
A differenza della Qualifycation Race il via è piuttosto tranquillo, con l’Aston Martin del poleman Enge che mantiene la leadership davanti a Krumm e Hezemans. Alle loro spalle risale bene la Corvette di Rossi, abile a sopravanzare le due Lamborghini dell’All-Inkl Motorsport, mentre le Nissan di Hughes e Campbell Walter perdono un paio di posizioni. Uno scatenato Westbrook si esalta in una portentosa rimonta che lo vede superare le due vetture del Marc VDS Racing e portarsi alle spalle dell’Aston Martin di Mucke.
É proprio con il tedesco di casa Young Driver AMR che accade il fattaccio che cambierà il volto alla gara. Westbrook, dopo numerosi tentativi, infila il rivale alla Becketts ma le due vetture entrano in contatto. Dopo un testacoda a 360° in piena velocità Mucke riprende la pista e, una volta affiancato l’inglese sull’Hangar Straight, gli riserva dei gesti plateali con il braccio sinistro. Purtroppo tutto ciò avviene ad una velocità troppo elevata e il Mucke, sicuramente non volontariamente, perde il controllo della sua vettura andando a colpire malamente la Nissan del JR Motorsport. L’impatto è fortissimo e l’Aston Martin finisce violentemente a muro. Per entrambi è il ritiro e la direzione gara è costretta a mandare in pista la vettura di sicurezza.
Oramai mancano pochi secondi all’inizio della pit-window e i primi ad approfittarne sono le Ford GT del Belgian Racing che effettuano subito la sosta nella speranza di risalire la china. Il giro successivo si fermano tutti gli altri e al termine delle soste la Nissan di Luhr, subentrato a Krumm, si ritrova in testa davanti a Muller e Zuber, a loro volta subentrati rispettivamente a Enge e Hezemans. Nygaar, ritrovatosi quinto dopo la sosta anticipata, viene punito con un passaggio in pit-lane per aver effettuato il giro di rientro in modo troppo celere non rispettando il limite.
Al restart inizia lo spettacolo. Muller si fa sotto a Luhr e lo sorpassa ma nel giro di poche curve il pilota di casa Nissan si riprende la leadership. Bernoldi va lungo alla Brooksland perdendo varie posizioni mentre poco più avanti, alla curva Luffield, si verifica un crash multiplo tra Piccini, Rossi, Brabham e Martin. Per tutti si tratta del ritiro, anche per Martin che, seppur con la vettura danneggiata, è riuscito a rientrare ai box.
I tre di testa procedono indisturbati, con Muller che ripetutamente prova ad attaccare Luhr mentre Zuber attende sornione. Nel frattempo si ritira la Lamborghini di Schwager dopo una spettacolare fumata bianca sul rettilineo d’arrivo. La gara volge al termine e le prime gocce di pioggia bagnano i parabrezza delle vetture. Il sorpasso di Muller sembra ormai maturo e all’ultimo giro il pilota dell’Aston Martin rompe gli indugi. Luhr di difende bene nonostante le gomme in crisi, i due percorrono affiancati parte dell’ultimo giro, con Zuber che tenta di infiltrarsi tra i due. Con un ultimo colpo di reni Luhr mantiene la leadership e va a vincere davanti a Muller e Zuber. Ai box della JR Motorsport si può esultare per questa vittoria sofferta, maturata grazie ad un pit-stop effettuato in maniera efficiente. Il successo acquisisce tutt’altro gusto alla luce del fattaccio avvenuto in precedenza tra Mucke e Westbrook.
Chiudono la top-five l’Aston Martin dell’Hexis di Piccione-Dusseldorp e la Lamborghini dell’All-Inkl affidata a Basseng-Winkelhock. Ancora una volta nella top-ten le due vetture del Belgian Racing, ma questa volta conquistano dei punti iridati. Alla fine solo nove vetture hanno tagliato il traguardo. Sicuramente non mancheranno le polemiche al termine della gara, provvederemo a tenervi aggiornati.
L’ordine d’arrivo:
POS. | EQUIPAGGIO | AUTO | DIST. |
1 | Michael Krumm / Lucas Luhr | Nissan GT-R | 1:00:27.957 |
2 | Tomas Enge / Alex Müller | Aston Martin DB9 | +0.220 |
3 | Mike Hezemans / Andreas Zuber | Corvette Z06 | +0.491 |
4 | Stef Dusseldorp / Clivio Piccione | Aston Martin DB9 | +2.417 |
5 | Marc Basseng / Markus Winkelhock | Lamborghini Murcielago | +7.436 |
6 | Bas Leinders / Marc Hennerici | Ford GT Matech | +10.831 |
7 | Warren Hughes / Enrique Bernoldi | Nissan GT-R | +13.063 |
8 | Antoine Leclerc / Markus Palttala | Ford GT Matech | +24.117 |
9 | Vanina Ickx / Christoffer Nygaard | Ford GT Matech | +58.515 |
Non classificati | |||
10 | Nicky Pastorelli / Dominik Schwager | Lamborghini Murcielago | +5:52.292 |
11 | Frederic Makowiecki / Maxime Martin | Ford GT Matech | +21:41.002 |
12 | Jamie Campbell-Walter / David Brabham | Nissan GT-R | +24:17.496 |
13 | Christian Hohenadel / Andrea Piccini | Aston Martin DB9 | +24:17.097 |
14 | Dimitri Enjalbert / Michael Rossi | Corvette Z06 | +24:16.244 |
15 | Stefan Mücke / Darren Turner | Aston Martin DB9 | +39:51.455 |
16 | Richard Westbrook / Peter Dumbreck | Nissan GT-R | +39:51.214 |
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