Will Power rilancia le sue ambizioni per il titolo della IZOD IndyCar Series imponendosi sul nuovo circuito ricavato nell’aeroporto di Edmonton. Il pilota australiano ha preceduto il compagno di squadra Helio Castroneves e il suo rivale nella corsa al titolo Dario Franchitti. Lo scozzese adesso ha 38 punti di vantaggio in classifica su Power.
Al via il polesitter Takuma Sato mantiene la leadership, mentre Scott Dixon soffia il secondo posto a Power. Alla terza curva Alex Tagliani esagera nella frenata e sperona Graham Rahal provocandogli una foratura. Rahal perde poi il controllo della sua vettura alla curva successiva e viene travolto da Paul Tracy, che a sua volta viene toccato da Sebastian Saavedra; esce così la prima bandiera gialla della giornata. Rahal e Tracy sono costretti al ritiro mentre Saavedra perde un giro. Al restart Sato mantiene la testa della corsa mentre Power si riprende la seconda posizione ai danni di Dixon. Il pilota giapponese cerca di resistere agli attacchi dei rivali, fino a quando al giro 19 viene superato nella stessa curva da Power e Dixon; operazione che al giro seguente viene effettuata anche da Franchitti. Al giro 26 Oriol Servia, che si trovava al decimo posto, decide di anticipare il primo pit stop, ma uscendo dai box dopo poche curve viene mandato contro le gomme da Mike Conway. Esce la seconda bandiera gialla e tutti i primi decidono di tornare ai box, da cui Power esce davanti a Dixon, Franchitti, Briscoe e Sato, mentre ai primi due posti si ritrovano Conway e Tagliani, che sono su una diversa strategia. Al restart alla prima curva Sato supera i tre piloti davanti e si porta alle spalle di Power, mentre un paio di curve dopo la stessa manovra la tenta il compagno di squadra EJ Viso col risultato di finire addosso a Dixon; nel contatto viene quasi coinvolto pure Franchitti, che perde qualche posizione ma riesce a uscirne indenne. Dixon torna invece al pit e perde sei giri, mentre Viso ne perde uno facendo spegnere la vettura. Intanto davanti Power supera Tagliani mentre Conway viene penalizzato per il contatto con Servia.
Power allunga rapidamente fino ad avere un vantaggio di nove secondi su Tagliani, che precede gli altri due piloti di Penske, Briscoe e Castroneves, e Sato. Al giro 39 la bella gara del pilota giapponese viene però rovinata da un contatto, sempre alla curva 3, con Ryan Hunter-Reay. Sato finisce in testacoda, fa spegnere il motore anche lui e perde un giro, mentre Hunter-Reay viene penalizzato con un drive-through. Le tre vetture di Penske si ritrovano in testa quando Tagliani rientra al pit al giro 46, mentre la sequenza dei pit per i leader inizia 7/8 giri dopo. Si ferma prima Power poi Briscoe, Castroneves e Franchitti, che brevemente si portano in testa. Quando la situazione si stabilizza Power è sempre primo ma vede il suo vantaggio smaterializzarsi giro dopo giro, con Castroneves e Franchitti che si avvicinano progressivamente fino ad arrivare a pochi decimi di distanza. Dietro si apre pure una bella lotta per il quarto posto tra Briscoe e Tony Kanaan e per il settimo posto tra Danica Patrick e Sebastien Bourdais, che finisce anche fuori pista in un tentativo di sorpasso. Nonostante gli sforzi di Castroneves, favoriti da un treno di gomme nuove, Power riesce nell’ultima ventina di giri a tenere entrambi i suoi inseguitori a bada e a conquistare il quarto successo stagionale. Il tentativo di Briscoe di resistere agli attacchi di Kanaan riesce invece fino all’ultimo giro, quando l’australiano è costretto a rientrare ai box a secco di carburante, scivolando fino al decimo posto. Alle spalle di Kanaan chiudono Justin Wilson e Bourdais, entrambi al miglior risultato stagionale. Hunter-Reay riesce a risalire fino al settimo posto, davanti ai compagni di squadra all’Andretti Autosport Patrick e Conway, mentre il rookie JR Hildebrand, che era partito 24°, chiude all’11° posto.
Nella seconda gara del weekend della Firestone Indy Lights Josef Newgarden ottiene la vittoria che lo rilancia in testa al campionato, dove guida con 63 punti di vantaggio sul compagno di squadra Esteban Guerrieri, ko dopo un contatto proprio con Newgarden. I due piloti dell’Andretti Autosport Stefan Wilson e Peter Dempsey hanno completato il podio.
Marco Strazzulla
Share this content: