Vittoria meritata per Pastor Maldonado in gara 2 del week-end di Spa della Gp2. Una corsa totalmente in rimonta, senza attendere errori altrui, con la consapevolezza di dover dare il 100% dall’inizio sino alla fine, specialmente nell’ultimo giro quando si permette facilmente di prendere la scia di D’Ambrosio all’Eau Rouge con due cambi di direzione perfetti sul Kemmel ed il conseguente sorpasso giunto nei pressi di Les Combes.
Tuttavia, la partenza di Maldonado non è stata delle migliori ma fin da subito si impone al quarto posto, gestendo la corsa come meglio non poteva. Il capolavoro parte da Petrov per poi giungere da Soucek, con lo spagnolo decisamente in palla nei primi giri contro D’Ambrosio ma tenebroso nei pressi del tratto di gara centrale; dapprima un contatto sfiorato a Le Combes, poi un sorpasso decisamente d’altri tempi nel pieno del rettilineo del Kemmel. ll venezuelano, come del resto il rivale diretto, rischia di rompere l’intero fondo della vettura mentre trova il pertugio giusto per l’attacco a causa di un pezzo rimasto in pista ma posto fuori traiettoria. Il sorpasso avviene e lo spagnolo, conscio della situazione, molla la presa, anche troppo poichè all’uscita della Stavelot galeotto fu il cordolo che lo “spinge” praticamente fuori dalla pista. Ritiro che salva la gara di Petrov, terzo ed in continua ascesa durante l’intera corsa, specialmente durante il duello con Buemi.
Ottima gara anche dello svizzero, giunto quarto, complice del contatto che ha visto uscire da giochi anzitempo Senna; siamo prossimi al 7° giro e il brasiliano, partito 11°, è appena approdato in zona punti. Buemi entra decisamente largo alla Bus Stop, optando per una traiettoria pericolosa che getta all’aria le speranze del brasiliano di guadagnare quel minimo necessario di punti per avvicinarsi a Pantano, escluso da questa corsa. Un contatto fatale dove la sospensione anteriore destra ne ha la peggio, un ritiro che proprio non ci voleva, che regala al rivale padovano ciò che pochi si sarebbero aspettati. Un doppio zero per entrambi che accontenta gli spettatori, in attesa dell’ultimo appuntamento stagionale che si terrà a Monza.
Altro diavolo in pista è Grosjean, il quale riesce nell’intento più volte di disturbare le manovre dei suoi avversari per poi calmarsi a seguito di un sorpasso subito da Maldonado e da un testacoda nella frazione centrale della corsa. Peccato, il francese meritava di combattere ad armi pari con i numerosi avversari, alcuni anche più lenti come Buemi, anche se quest’errore alla Stavelot lo spedirà letteralmente fuori dai giochi per quanto concerne il doppio appuntamento di Monza.
Grinta da vendere e molti sacrifici per poter rendere cara la pelle agli avversari. Ovviamente parliamo di Valsecchi che si immerge nella corsa e riesce a conquistare un ottimo settimo posto, agevolato anche dai vari errori di Filippi e Conway, entrambi fermati da un testacoda nel tratto finale della pista quando la gara era nel suo pieno svolgimento. Non solo, ma anche la sua bravura nel tenere duro e giocarsi le proprie chance in ogni curva fa sì che Valsecchi meriti un vero applauso e l’incoraggiamento in vista dell’appuntamento di casa, dove ovviamente non potrà fallire.
Stefano Chinappi
Share this content: