Per Helio Castroneves la seconda vittoria stagionale, per Scott Dixon il titolo ed un secondo posto sull’ovale di Chicago che ha saputo regalare al pubblico ancor più trepidazione in vista del risultato al foto finish.
Il brasiliano del team Penske, partito addirittura dall’ultima fila, riesce nei primi giri nell’intento di rimontare gran parte del gruppo per poi inserirsi alle spalle di Kanaan, Dixon, Briscoe e Wheldon. La sfida è aperta, il campionato invece apparentemente chiuso poichè il kiwi volante chiude più volte la porta al rivale Penske. Una caution sembra rimescolare le carte, mentre Carpenter deve mollare la corsa a causa di un cedimento strutturale che gli comporta un bel botto con tanto di vettura in fiamme.
Le speranze aumentano quando al 74° giro Meira sbatte a muro; un errore imperdonabile che chiude a tutti gli effetti la sua collaborazione con Panther, in attesa del ritorno del figliol prodigo Wheldon. Intanto, giunge un altro periodo di Caution e il lavoro da parte dei Penske boys regala tutto ciò che il brasiliano aveva gettato al vento durante le qualifiche del giorno prima. Terza posizione e il duo Briscoe – Kanaan è vicino più che mai, mentre Dixon amministra la corsa e paga, nonostante tutto, il mediocre lavoro dei suoi meccanici.
Una lotta sorprendente che vede protagonisti anche personaggi che meno ti aspetti come Viso e Moraes, scatenati quando restano solo poco più di 100 giri. Metà corsa e un Castroneves arrembante che offre spunti interessanti, portandosi in testa davanti a Wheldon. Da qui che comincia un lungo ed intenso side by side che ritornerà definitivamente a pochissimi giri dalla conclusione.
Briscoe si inserisce più volte all’interno e riesce nel colpaccio di stendere provvisoriamente Wheldon, quindi Dixon risale la classifica più volte ma si vede costretto a cederle quando a lottare nei box i suoi meccanici stentano a garantire ottime performance. Purtroppo al pit ci rimette il posto Buddy Rice, colpito alla posteriore sinistra da Rahal, il quale si ritirerà più tardi come del resto Mutoh. Pertanto, molta foga e numerosi contatti, specialmente a muro ed un prova la possiamo avere da Viso, che bacia il cemento e si accosta sul manto erboso colorato che sponsorizza il campionato, oramai prossimo alla sua chiusura stagionale.
Ultima sosta ai box e Dixon si trova solamente terzo al fianco di Briscoe mentre Wheldon si gioca la vittoria con Castroneves; finale eccitante, 15 giri mozzafiato ed una partenza dalle proprie piazzole decisamente importante che vale più di ogni altra cosa. Finalmente in Ganassi riescono nell’impresa di portare Dixon al comando, sbeffeggiando il povero Castroneves di pochi decimi. Ed è proprio per quei pochi decimi che Dixon se la giocherà fino all’ultimo, anche quando la bandiera bianca viene sventolata velocemente e provoca una sorta di tumulto tra gli spalti pieni di spettatori accorsi per gioire assieme al kimi volante. Oramai è fatta, una sola curva, gli incubi che scompaiono per lasciare spazio ai festeggiamenti che tardano ad arrivare poichè il finale avviene al fotofinish; un istante fatale, che consegna definitivamente la vittoria ad Helio Castroneves.
Helio trionfa sull’ovale di Joliet e si regala una minima consolazione dopo aver inseguito la vittoria per l’intero arco della stagione, fino all’Infineon Raceway dove aveva decisamente strapazzato chiunque. In compenso, il brasiliano potrà ancora ambire e ribaltare il risultato finale nella prossima stagione, dunque nel cosiddetto anno della verità che avrà di per sè eventi ancor più emozionanti come: Toronto e Long Beach.
Per Scott Dixon è giunto finalmente il giorno che molti si aspettavano e che tardava a venire; un successo straordinario, meritato anche quando era lui a dormire in pista attendendo l’errore degli altri. Il 2003 è lontano ma è tornato alla mente, quando il titolo al debutto sancì il suo ingresso tra i grandi di questa categoria. La scorsa stagione è già stata posta nel dimenticatoio, anche se dal nulla è risbucato l’unico che potrà lottare contro il kiwi volante, anche con l’aiuto della fortuna; Dario Franchitti avvisa, Dixon risponde con un sorriso ed un salto di gioia. Il titolo è oramai suo, quindi via allo champagne!
Stefano Chinappi
Indycar – Chicagoland – Gara:
1. Helio Castroneves Penske 200 laps 2. Scott Dixon Ganassi + 0.0010 3. Ryan Briscoe Penske + 0.0788 4. Tony Kanaan Andretti Green + 0.6095 5. Will Power KV + 1.3580 6. Dan Wheldon Ganassi + 1.8729 7. Darren Manning Foyt + 2.3224 8. Marco Andretti Andretti Green + 2.4627 9. Ryan Hunter-Reay Rahal Letterman + 2.7993 10. Danica Patrick Andretti Green + 2.9276 11. Justin Wilson Newman/Haas/Lanigan + 3.0218 12. Alex Tagliani Conquest + 4.2072 13. AJ Foyt IV Vision + 1 lap 14. Milka Duno Dreyer & Reinbold + 1 lap 15. Franck Perera Foyt + 2 laps 16. Marty Roth Roth + 3 laps 17. Oriol Servia KV + 4 laps 18. Jaime Camara Conquest + 13 laps 19. Graham Rahal Newman/Haas/Lanigan + 14 laps 20. Bruno Junqueira Dale Coyne + 16 laps 21. Mario Moraes Dale Coyne + 19 laps 22. Hideki Mutoh Andretti Green + 23 laps 23. EJ Viso HVM + 64 laps 24. Sarah Fisher Sarah Fisher + 84 laps 25. Buddy Rice Dreyer & Reinbold + 90 laps 26. Tomas Scheckter Luczo Dragon +113 laps 27. Vitor Meira Panther +126 laps 28. Ed Carpenter Vision +164 laps
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