La Formula 1 non si ferma mai. Così solo sette giorni dopo il (rocambolesco) Gp del Belgio vinto a tavolino da Felipe Massa, il grande circus fa i bagagli per trasferirsi in Italia, dove questo fine settimana sul circuito di Monza si disputerà il quattordicesimo round del mondiale.
La prima edizione del GP d’Italia si svolse nel 1921 ma da allora non sempre Monza ha ospitato l’evento, come accadde nel 1921 (la prima edizione del gran premio si svolse a Montichiari), nel 1937 quando si corse a Livorno, nel 1947 a Milano), nel 1948 a Torino e nel 1980 a Imola.
Il circuito di Monza fu costruito negli anni ’20 e progettato dall’ingegnere Arturo Mercanti insieme ad Alfredo Rosselli e Piero Puricelli ed era costituito da una pista stradale lunga 5.500 metri scandita da sette curve e da un anello lungo 4.500 metri ad alta percorrenza. Fu il terzo tracciato permanente costruito dopo Indianapolis e Brooklands. A causa delle alte velocità e della scarsa sicurezza della pista (nel 1928 Materassi perse la vita in un incidente in cui rimasero tragicamente coinvolti una ventina di spettatori) il tracciato subì significative modifiche per ridurre le velocità. Fu così eliminata l’anello, furono modificate anche alcune curve del tratto stradale e la lunghezza del circuito diventò 6.300 metri. Nel 1955 fu introdotta la famosa ”sopraelevata” tutt’ora esistente anche se inutilizzata ma soprattutto venne introdotta quella che a detta di molti è una delle curve più impegnative e difficili del mondiale: la parabolica, chiamata così come suggerisce il termine, perché aveva (ed ha tutt’ora) il disegno di una parabola. L’edizione del GP d’Italia del 1961 fu l’ultima in cui si corse sul tracciato completo, mentre il famoso anello che ospitò per due anni la 500 miglia, fu abbandonato definitivamente dopo alcuni anni.
La pista fu ulteriormente modificata negli anni ’70 dopo gli incidenti mortali del 1961 e del 1970 in cui perse la vita Jochen Rindt. Per rallentare le vetture furono introdotte nuove chicane tutt’ora esistenti: la prima variante alla fine del rettilineo principale, la variante della Roggia e la Variante Ascari (in onore di Alberto Ascari che in quel punto, nel 1955 perse la vita in un drammatico incidente). Tuttavia, la morte a Monza va in scena di nuovo nel 1978, quando una carambola innescata da James Hunt su McLaren si rivelerà fatale per il giovane Ronnie Peterson. Negli anni ’90 e nel 2000 è stata rifatta infine la prima variante, la variante della Roggia e le due curve di Lesmo e rimodernati box. Recentemente è stata inoltre asfaltata la via di fuga della variante della Roggia.
Dal punto di vista tecnico, Monza rimane ad oggi una delle piste più veloci presenti nel mondiale di F1 (qui Antonio Pizzonia a bordo della Williams BMW nel 2004 ha stabilito il record di velocità massima mai raggiunta in F1, con 369,9 km/h sul rettilineo principale). Fondamentale sarà un assetto aerodinamico molto scarico in virtù dei lungi rettifili. La Bridgestone per l’occasione porterà una mescola media ed una dura. Ma Monza rappresenta un severissimo banco di prova soprattutto per i propulsori e per i freni a causa delle violenti staccate come quella della variante subito dopo il rettilineo che si affronta a soli 50 km/h.
Tra i piloti, il record di vittoria appartiene a Michael Schumacher con cinque successi, mentre tra i costruttori la Ferrari è in testa con 18 vittorie.
I motivi d’interesse di certo non mancano. Sulla pista brianzola infatti, cercheranno il riscatto i due grandi sconfitti del Gp del Belgio. Primo fra tutti Lewis Hamilton che a Monza vuole la rivincita dopo il trionfo revocatogli dai commissari di gara per il taglio della chicane Bus Stop durante il duello con Kimi Raikkonen. Già, Kimi Raikkonen. Il campione del mondo della Ferrari proverà proprio sulla pista di casa della rossa a conquistare quel successo che ha mancato nell’ultimo gran premio di Spa Francorchamps andando impietosamente a sbattere a due giri dalla fine mentre era in testa. Non starà a guardare però Felipe Massa, che per morale e risultati è il favorito d’obbligo per la gara di Domenica. Un week end insomma tutto da vivere..chi lo dice che la F1 è noiosa?
I numeri di Monza
Lunghezza: 5.793
Giri: 53
Numero di curve: 10 (4 a sinistra e 6 a destra)
Distanza: 306.720 km
Record sul giro: 1:21.046 – R Barrichello (2004)
Gli orari del week end
Venerdì
Ore 10:00 –11:30 Prima sessione di prove libere
Ore 14:00 – 15:30 Seconda sessione di prove libere
Sabato
Ore 11:00 – 12:00 Terza sessione di prove libere
Ore 14:00 Prove ufficiali
Domenica
Ore 14:00 Gara
Cristina Capruzzi
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