a cura di Marco Borgo
La GP2 cerca di avvicinarsi sempre di più alla F1, proprio per assecondare le teorie di Bruno Michel secondo il quale la GP2 ha lanciato moltissimi piloti verso la massima formula, e continuerà a farlo soprattutto se il pacchetto tecnico sarà di volta in volta aggiustato per essere quanto più simile a quello del grande circus. Dal prossimo anno infatti la Pirelli introdurrà nuove mescole anche per la GP2, e il regolamento è stato subito approntato sulle basi di quello della F1. Ciascun pilota avrà a disposizione quattro set di gomme per il week end di gara, tre del compund più duro (denominato prime) e uno del compound più morbido (option).
La Pirelli marchierà le due tipologie di gomme con colori differenti, per renderne più visibile la differenza, e i piloti dovranno conservare un set di gomme dure per la gara lunga del sabato, giostrandosi tra i due restanti di dure e quello morbido per libere, qualifiche e la gara lunga dopo il cambio gomme (sempre che il vincolo sia quello di partire tassativamente col set nuovo). L’obbiettivo dichiarato è quello di insegnare ai piloti come gestire/programmare il week end di gara con le diverse tipologie di gomme, oltre che a prestare attenzione al loro degrado, peculiarità emersa già quest’anno con le gomme Pirelli.
Dalla prossima stagione, sia GP2 che GP3 adotteranno il punteggio che attualmente vige in F1, con 25 punti al primo, poi 18-15-12-10-8-6-4-2-1 fino a premiare il decimo classificato. Rimane l’inversione della griglia per i primi otto di gara 1 a determinare la griglia di partenza di gara 2 (molte categorie hanno superato questo metodo invertendo i primi otto della qualifica o disputando un’altra sessione di qualifica). Incrementati anche i punti per chi registra pole o giri veloci. A chi partirà dal palo verranno aggiunti 4 punti, mentre a chi si impadronirà del giro veloce in gara verranno assegnati 2 punti.
Share this content: