“Ci hanno lasciato appena cinque mesi fa tra fiumi di champagne e coriandoli sparati in aria, dopo una corsa col cuore in gola, ed una gioia mista alla paura da un lato, quello rosso si intende, e una rabbia mista a rimorso dall’altro, quello nero s’intuisce.” Eravamo in quel di Marzo quando queste parole venivan scritte, mentre la stagione 2008 di Formula Uno stava per iniziare, e davanti gli occhi di tutti gli appassionati rivivevano ancora le sorprendenti immagini dell’ultimo episodio del 2007 quando Raikkonen vinse un mondiale in cui nemmeno lui credeva.
Adesso, ad un anno di distanza, il destino vuole che si riponga la stessa situazione, così per rivivere quei brividi sulla schiena che fanno sempre bene. Ma prima di concedere anima e corpo a quest’ultimo appuntamento, è utile rivivere tutti i momenti salienti della stagione che sta per concludersi. Su eracemotorblog oggi comincia una miniserie che farà da cornice all’ultimo granpremio dell’anno: “Travel to Sao Paulo- Season Review”, un lungo viaggio per riscoprire questa stagione.
PRESENTAZIONI La stagione 2008 trae radici profonde dalla precedente annata. Le spy-stoy Ferrari-McLaren e McLaren-Renault sono ormai acqua passata, la casa di Woking ha pagato le sue colpe, e la tranquillità è tornata a valori accettabili. In tutto quell’ambaradan Zorro Alonso ha lasciato la culla di Hamilton per tornare alla sua culla, tra le braccia di papà Flavio. Si arriva quindi al giorno della befana, quando viene svelato il primo bolide, e che bolide: la nuova Ferrari F2008 che tra estetica e scheda tecnica fa già tremare. Basta aspettare 24h perché la McLaren non è da meno, e con una cerimonia faraonica presenta al mondo intero la nuova vettura che lancia la sfida allo squalo rosso.
Il duello tra i due team parte già dalle presentazioni.
Passano pochi giorni e anche la BMW togli i veli alla propria vettura, senza sapere che questa gli toglierà non poche soddisfazioni. A poco a poco tutte le vetture vengon svelato all’intero pubblico della Formula Uno. Lussuosa, in grande stile, la presentazione della Renault capitanata dalla coppia più bella del mondo: Alonso-Briatore. Unico neo-team dell’anno è la Force India di Mallya.
Da lì a poco cominciano i test, le modifiche e le correzioni. Da lì a poco comincia la nuova stagione che porta una serie di modifiche al regolamento, tra cui l’assenza di TC e la presenza di una centralina unica per tutti i team prodotta dalla MES (McLaren Electronic System). I bookmakers pubblicano le quote ufficiali per la vittoria del mondiale: 2.70 per Raikkonen, 3.20 per Hamilton e 6.00 per Massa ed Alonso.
AUSTRALIA-MALESIA Arriva il tanto sospirato 14 Marzo, ed i motori cominciano a rombare sul serio. Siamo in Australia, all’ Albert Park, e come inizio non c’è male. La McLaren di Hamilton ha una marcia in più, ma in casa Ferrari ciò che preoccupa non è tanto la vettura quanto la gestione dell’intero pacchetto uomo-macchina. Questi saranno indizi utili per tutta la stagione.
In qualifica Raikkonen è vittima di un problema tecnico ed è relegato al sedicesimo posto, mentre Hamilton scappa in pole e Massa arranca in quarta posizione. Col senno di poi la prima qualifica dell’anno rispecchia l’intera stagione: Kubica in palla fin da subito e Vettel nella Top Ten.
Il 16 Marzo i semafori si spengono e la passione si accende. Hamilton vince facile, ma quello che più colpisce è il numero di arrivati al traguardo. Sette. Tutti gli altri fuori, comprese le due Ferrari. I motori di casa Maranello infatti non reggono la prima stagionale, e non sarà la prima volta… Anche Kubica va fuori, mentre Heidfeld termina secondo, e Rosberg illude con un terzo posto. Si segnala Zorro Alonso con un gp tenace come suo solito, ma sarà soltanto un fioco di paglia. Raikkonen pur essendosi ritirato guadagna un punto.
Passano sette giorni e la Formula Uno fa il bis in Malesia. Dopo che la critica ha bastonato ben bene la Ferrari, ed elogiato la McLaren, questo gp offre subito una pronta vendetta. Nel corso delle qualifiche le due McLaren vengono penalizzate entrambe di 5 posizioni ree di aver ostacolato Heidfeld ed Alonso. Raikkonen è in pole, Massa secondo e Trulli terzo. Come prevedibile in gara la spunta la casa di Maranello, con un Raikkonen in versione fine 2007, ed un Massa che commette un errore da novellino di cui forse si pentirà amaramente, sempre che non l’abbia già fatto. Non mancheranno critiche al brasiliano, condannato a favore su un Alonso pronto subito per un posto in Ferrari. Roba da fantascienza dopo appena due gare. Completano il podio Kubica e Kovalainen, mentre Hamilton chiude quinto.
BAHRAIN Come terzo appuntamento dell’anno il circus si ferma in Bahrain deve le dune del deserto fanno da padrone. In casa Ferrari il clima è ancora teso, mentre in casa McLaren si accusa la Federazione reputata troppo fiscale con quella punizione in Malesia. Per la scuderia di Woking non saranno solo questi i problemi con la FIA nel corso dell’anno. Comunque a fine di evitare polemiche inutili la Federazione ha introdotto un’ulteriore regola che impone di effettuare il giro di rientro ai box dopo la propria qualifica, in un tempo massimo pari al 120% della migliore performance.
Sta di fatto che in qualifica la spunta Kubica conquistando così la prima pole della vita in F1 sia per sé stesso che per la Bmw. In prima fila partirà con lui Massa poi Hamilton e Raikkonen.
La pole di Kubica dura si e no dieci metri, il tempo che Massa lo superi in partenza, mentre Hamilton poche curve dopo il via “accavalla” Zorro Alonso compromettendo così la sua gara. Al termine la spunta Massa, alla faccia di tutti quelli che lo hanno criticato, seguito da Raikkonen e da Kubica. Hamilton chiude tredicesimo e adesso si va in Europa.
To be continued…
Valerio Lo Muzzo
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” ed un Massa che commette un errore da novellino di cui forse si pentirà amaramente, sempre che non l’abbia già fatto. Non mancheranno critiche al brasiliano, condannato a favore su un Alonso pronto subito per un posto in Ferrari. Roba da fantascienza dopo appena due gare.”
… ricordi di processi…. VINTI!!!!!