Sul circuito cittadino di San Paolo, Will Power ha ottenuto la terza vittoria stagionale consecutiva (e terza consecutiva pure sul tracciato brasiliano). Il pilota del Team Penske ha sostanzialmente dominato l’intero weekend, dando al suo team ed alla Chevrolet la loro quarta vittoria su quattro gare della stagione 2012 della IZOD IndyCar Series. Il pilota australiano ha preceduto di 9 decimi Ryan Hunter-Reay (Andretti Autosport), mentre al terzo posto ha concluso Takuma Sato (Rahal Letterman Lanigan), al suo primo podio in carriera.
Il via avviene con la pista leggermente umida dopo la pioggia della mattina. Power scatta bene dalla pole position e prende la testa della corsa davanti a Dario Franchitti, Scott Dixon, Graham Rahal e Josef Newgarden. Il vantaggio del pilota australiano non cresce a più di un secondo nei primi giri, mentre dietro si accende una lotta tra Rahal, Newgarden e Mike Conway per la quarta posizione. Il primo pilota ad effettuare un pit stop è Helio Castroneves al giro 9, seguito il giro seguente da Simon Pagenaud e Sato, che subisce una penalità con drive-through per eccesso di velocità ai box. Al giro 12 Hunter-Reay guadagna la settima posizione sul compagno di squadra James Hinchcliffe, che viene subito pressato da Ryan Briscoe. Al giro 20 Katherine Legge danneggia la sua sospensione posteriore sinistra a causa di una toccata contro il muro, mentre due giri dopo è Briscoe a finire a muro provocando la prima caution della giornata, proprio mentre Power rientra ai box per il suo primo pit stop. Al momento del restart, Power è in testa davanti a Franchitti, Hunter-Reay, Dixon, Conway, Rahal, Pagenaud, Castroneves, Newgarden e Rubens Barrichello. Alla prima curva Conway tocca Franchitti spedendolo in testacoda, mentre Rahal, Pagenaud e Newgarden sono costretti a tagliare la chicane. Al giro 29 arriva il nuovo restart, ma questa volta è Newgarden che viene mandato in testacoda da Simona de Silvestro, provocando la terza caution. JR Hildebrand, Hinchcliffe, Marco Andretti, Sato, Rahal, Pagenaud, Ed Carpenter e Conway ne approfittano per effettuare il loro secondo pit stop. Al restart Power allunga su Hunter-Reay, mentre dietro Franchitti soffia a Castroneves l’ottava posizione.
Al giro 46 Dixon, che era terzo, effettua il suo secondo pit stop, seguito il giro seguente da EJ Viso, che era quarto, e il giro dopo ancora da Barrichello, che era sesto. Al giro 51 arriva anche il secondo pit stop per Power e Hunter-Reay. Dixon, che ha fatto segnare il giro più veloce della gara al giro 50 in 1:22.79, passa in testa al 52° giro, mentre Franchitti e Rahal effettuano l’ultimo pit stop, seguiti il giro seguente da Pagenaud e Castroneves. Al giro 57 Dixon è il leader, seguito da Power a 2.5 secondi di distacco, quindi Hunter-Reay, Viso, Franchitti, Castroneves, Barrichello, Sato, Hinchcliffe e Hildebrand a chiudere la top 10. Al giro 62 un contatto tra Carpenter e Ana Beatriz provoca la quarta caution della giornata. Dixon, che è dato cinque giri troppo corto col carburante, è costretto a rientrare ai box, scivolando al 13° posto. Al momento del restart, alla prima chicane, un contatto tra Andretti e Conway provoca un maxi tamponamento che coinvolge pure Dixon, Pagenaud, Kanaan, Rahal e Beatriz. Il nuovo restart viene dato a quattro giri dalla fine, e le prime tre posizioni non cambiano. Power va a vincere davanti ad Hunter-Reay e Sato, mentre Castroneves soffia la quarta posizione a Franchitti. Hinchcliffe, Hildebrand e Charlie Kimball chiudono dal sesto all’ottavo posto, precedendo i due compagni di squadra al KV Racing Technology Viso e Barrichello, che completano la top 10. Oriol Servia è il migliore dei piloti Lotus chiudendo in undicesima posizione.
Marco Strazzulla
Share this content: