a cura di Silvano Taormina
Si chiama TTA e viene definito dai suoi organizzatori come la “Elite League in Racing”. Campionato elitario appunto, perché nasce dalla ferrea volontà degli organizzatori prima, dei team poi, di creare un prodotto nuovo, differenziato e difficilmente imitabile. La sigla TTA – Touringcar Team Association – di per se è molto esplicativa. Ma procediamo con ordine, spiegando di cosa si tratta esattamente.
La Svezia, il paese all’interno del quale si articolerà totalmente il calendario della serie, ha avuto da sempre nello Swedish Touring Car Championship (per i più STCC) il campionato turismo di punta, quello più competitivo e che in più di un’occasione ha attratto piloti e team provenienti dal resto d’Europa. Dal 2010, in seguito alla parziale fusione con il DTC danese, il campionato ha assunto la denominazione di Scandinavian Touring Car Championship, allargando i propri confini grazie all’inclusione all’interno del proprio calendario di alcune gare in Danimarca e Finlandia.
Nel corso del 2011 gli organizzatori del torneo scandinavo hanno deciso di modificare il regolamento tecnico, accogliendo anche le vetture in configurazione NGTC, la stessa utilizzata nel BTCC, uniformandole alle altre attraverso un complesso sistema di balance of performance. Ciò ha destato molta confusione nelle squadre, indecise se acquistare le nuove vetture, continuare a sviluppare le S2000 con il motore 1.6 turbo o utilizzare ancora le vecchie S2000 impegnate nel Mondiale fino al 2010 e tuttora in uso nel FIA ETCC, nell’ADAC Procar Series e in parte nel BTCC.
Oltre ad un naturale innalzamento dei costi, un regolamento del genere non faciliterebbe l’impiego delle stesse vetture in altri campionati. A partire da queste motivazioni è nata la scissione, caldeggiata inizialmente dal West Coast Racing, storico distributore della BMW in Scandinavia e vincitore dell’ETCC nel 2005 con Goransson, e dal Polestar Racing, compagine semiufficiale della Volvo. A questi si sono aggiunti successivamente il Flash Engineering, altra squadra storica fondata dall’ex pilota Jan Nilsson, la quale si è legata al marchio Saab, il Brovallen Design, struttura che negli anni scorsi ha curato lo sviluppo delle Mercedes C-class in configurazione S2000 e ora partner della Citroen.
Tre sono gli obiettivi prefissati dagli organizzatori, ovvero chiarezza nei regolamenti, creazione di un prodotto unico e con una forte identità e infine contenimento dei costi. Per raggiungere quest’ultimo scopo si è provveduto a delegare la costruzione dei telai ad un unico costruttore, lasciando ai singoli team la progettazione della carrozzeria esterna, al pari di quanto avviene nel DTM in cui molte componenti delle vetture sono comuni a tutti i costruttori. In questo modo qualsiasi brand potrà decidere di entrare nel campionato in tempi piuttosto ristretti e con una spesa limitata. La società alla quale è stata affidata la progettazione del telaio è la francese Solution F, già nota per aver progettato un prototipo utilizzato nella Race of Champions, la struttura interna delle Renault Megane impiegate nella World Series e delle vetture che danno vita al Belgian Procar.
Per una ferrea volontà degli organizzatori il numero di vetture ammesse in questa stagione sarà limitato a sedici, quattro per ogni costruttore e due per ogni team, con l’obiettivo di salire a 20-24 il prossimo anno accogliendo nuovi marchi. Considerando il concept della serie e il livello prestazionale, il TTA può collocarsi idealmente nell’immaginario dell’appassionato medio all’interno dell’ipotetico triangolo formato da DTM, Superstars e Renault Megane Trophy. Proprio in questi giorni a Karsloga si stanno svolgendo i primi test ufficiali. Oltre a seguire in maniera dettagliata e tempestiva tutte le gare del campionato, nel corso dei prossimi giorni Eracemotorblog vi presenterà i protagonisti che animeranno la serie e il calendario ufficiale.
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