Ryan Hunter-Reay ha ottenuto la sua prima vittoria stagionale nella IZOD IndyCar Series imponendosi nel Milwaukee IndyFest. Per l’Andretti Autosport si trattava sostanzialmente della gara di casa, in quanto organizzata dal gruppo di Michael Andretti, e la squadra è stata premiata, oltre che dalla vittoria di Hunter-Reay, anche dal terzo posto di James Hinchcliffe. Il podio è completato da Tony Kanaan, secondo. La Chevrolet ha dominato la classifica finale della gara, con 6 vetture ai primi 6 posti.
La gara parte con un’ora e mezza di ritardo a causa della pioggia. Allo start, Dario Franchitti mantiene la prima posizione davanti ad Hunter-Reay, mentre Helio Castroneves soffia la terza posizione a Rubens Barrichello. Sin dai primi giri cercano la rimonta alcuni dei piloti penalizzati in griglia: Justin Wilson, partito 12°, si porta nella top 10, mentre Scott Dixon da 21° si porta rapidamente tra i primi 15. Come nella gara in Texas, anche a Milwaukee la tenuta delle gomme gioca un ruolo determinante ed attorno al 40° giro Franchitti inizia a rallentare e viene pressato da Hunter-Reay e Castroneves. Si forma un trenino dietro ad alcuni doppiati a cui si accodano anche nell’ordine Barrichello, Kanaan, EJ Viso, James Hinchcliffe, Simon Pagenaud e Wilson. Attorno al 60° giro cominciano i primi pit stop. Il pilota che ritarda di più la sua sosta è Castroneves, che passa in testa ed è ancora fuori quando esce la prima caution della giornata, per il testacoda di Simona de Silvestro. Quando anche il brasiliano effettua la sua sosta, in testa si ritrovano i due piloti del KV Racing Technology, Viso e Barrichello. Al via Viso mantiene la leadership, ma si ritrova a battagliare con Ed Carpenter e Mike Conway, che si sdoppiano. Viso conduce così davanti ad Hunter-Reay, Franchitti, Hinchcliffe e Castroneves, che viene pressato da Dixon. Al 94° giro finisce la gara di Wilson, che rompe il motore e provoca la seconda caution della giornata. I primi ne approfittano per rifornire, con l’eccezione di Castroneves, che resta fuori e si porta in prima posizione. Problemi invece per il suo compagno di squadra Ryan Briscoe, che è costretto a tornare ai box per cambiare il posteriore.
Al momento del restart, Castroneves è così il leader davanti ad Hunter-Reay, Viso, Hinchcliffe e Dixon, che guadagna presto la quarta posizione. Al giro 108 nuova caution: Takuma Sato perde il controllo della sua vettura in curva 4 e travolge James Jakes. Nello stesso giro JR Hildebrand si ferma lungo la pista con il motore rotto. Al momento del restart, l’allineamento non è perfetto e i commissari chiamano un altro giro dietro le bandiere gialle. Ma per un errore nel sistema di cronometraggio, a Dixon viene conteggiata una partenza anticipata costringendo i commissari a penalizzarlo con un drive-through che gli fa perdere praticamente un giro. Castroneves mantiene la leadership fino al 142° giro, quando è costretto a rallentare a causa delle gomme e viene superato da Hunter-Reay. Al 182° inizia a cadere qualche goccia di pioggia ed esce la quarta caution della giornata. Con tutti i piloti che avevano effettuato i loro pit stop in regime di bandiera verde, sono solo i due piloti di Ganassi, Dixon e Franchitti, a rientrare ai box per montare gomme nuove. Al momento del restart al 191° giro, Briscoe e Franchitti entrano in contatto alla curva 3. Un giro dopo, presumibilmente per un problema tecnico, lo scozzese perde il controllo della vettura nella stessa curva e finisce a muro. Nuova caution, e nuovo restart al 200° giro. Hunter-Reay si difende bene dai timidi attacchi di Kanaan e rapidamente allunga fino a portarsi a 5 secondi di vantaggio, che porta fino alla bandiera a scacchi. Dietro si accende una battaglia per l’ultimo gradino del podio tra Oriol Servia, Hinchcliffe e Viso. Lo spagnolo in un primo momento supera i suoi due rivali, poi però deve subire il ritorno di Hinchcliffe che gli soffia il terzo posto. Servia chiude quarto dopo un’altra bella rimonta (era partito 20°), mentre Viso, che ha guidato in testa per la prima volta dalla gara del giugno 2011 al Texas, finisce quinto (il suo primo arrivo nella top 5 dal podio in Iowa nel 2010). Sesto termina Castroneves davanti ad Alex Tagliani, Carpenter, Graham Rahal e Barrichello. Will Power, protagonista di una gara anonima che ha chiuso al 12° posto, mantiene la testa della classifica con 31 di vantaggio su Hinchcliffe, 35 su Dixon, 41 su Hunter-Reay e 43 su Castroneves.
Marco Strazzulla
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