A cura di Silvano Taormina
É un WTCC all’insegna dell’eterogeneità quello andato in scena questo week-end sul tracciato di Orechova Poton, sede della terza prova stagionale. Sul nuovo impianto slovacco si è assistito al ritorno al successo della Honda, di nuovo sul gradino più alto del podio a cinque anni di distanza dall’ultimo trionfo ottenuto da Thompson a Imola. La casa giapponese, rientrata in veste ufficiale alla fine del 2012, è andata ben oltre le aspettative centrando una meritata tripletta in Gara 1. A conquistare la vittoria è stato il sempre coriaceo Gabriele Tarquini, in cima alle classifiche sin dalle libere del venerdì. L’esperto pilota abruzzese, assicurata la pole del sabato, ha condotto senza alcun problema tutta la gara dal semaforo verde fino alla bandiera scacchi. Ad impensierirlo solo qualche timido attacco da parte del compagno di squadra Monteiro che, per buona parte dei quattordici giri in programma, ha badato piuttosto a difendersi dall’altra Civic dell’indipendente Norbert Michelisz. I tre hanno preceduto sul traguardo il sempre consistente Yvan Muller che, dopo una bella battaglia per il quarto posto con Coronel, ha puntato a portare a casa punti pesanti. Più indietro le altre Chevrolet Cruze di Nash, Nykjaer e MacDowall, veloci ma mai in grado di spingersi più avanti. A chiudere la top-ten la prima delle Seat Leon, quella di Oriola che ha preceduto le BMW di Bennani, Barth e D’Aste.
La seconda gara del week-end ha celebrato il successo di Tom Coronel. Il simpatico pilota olandese, scattato al palo grazie all’inversione delle prime dieci posizione della Q1. L’alfiere del ROAL Motorsport ha portato la sua BMW 320TC in testa sin dalla prima curva stando attento a stemperare l’animo del giovane Oriola che gli scattava affianco. Lo spagnolo della Seat ci ha provato in tutti i modi fino a quando, a metà gara, è rimasto invischiato nella lotta per il podio che lo ha visto perdere quattro posizioni in poche curve. A giovarne è stato soprattutto Huff, per la prima volta nelle zone alte della classifica con la Leon del Munnich Motorsport. Il campione del mondo in carica ha lottato per svariati giri con l’ex-compagno Muller fino a quando quest’ultimo è riuscito a passare a tre giri dal termine. Nella lotta si è inserito anche Tarquini che, dopo essersi fatto beffa dell’inglese, ha tallonato la Cruze dell’alsaziano fino alla bandiera a scacchi. In top-five anche Monteiro, decisamente sprecone nel finale. Più indietro Oriola, giunto al traguardo capitando un gruppetto formato anche da Chilton, MacDowall, Bennani, O’Young e D’Aste, tutti in lotta tra di loro nei passaggi conclusivi.
Giornata poco positiva per la Lada, fuori dall top-ten con Thompson e ancora alle prese con l’apprendistato del giovane Kozlovoskiy. Non è andata bene nemmeno a Basseng, decisamente sottotono dopo le belle prove di Monza e Marrakech. É andata peggio a Boardman, costretto a cambiare motore per due volte nello stesso week-end. Con i successi di Tarquini e Coronel sale a cinque il numero dei vincitore nelle prime sei manche e a quattro quello dei marchi che hanno ottenuto almeno una vittoria. Il FIA WTCC tornerà in pista tra sette giorni sul tracciato ungherese di Budapest.
A breve l’ordine d’arrivo
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