Siamo a Madonna di Campiglio, questo ti ricorda un pò la tua patria. Venendo qui per il secondo anno, magari prova a ripensare all’anno scorso. Pensavi davvero che saresti ritornato da campione del mondo?
KR: Bè io ci speravo ovviamente anche se non puoi mai sapere quello che ti serba il futuro. Abbiamo fatto del nostro meglio e abbiamo perseverato in quello che credevamo fosse possibile, e siamo riusciti a non perdere la speranza e a conquistare quello a cui ciascuno mira in queste competizioni. Abbiamo portato a casa due campionati e sono molto felice per questo ed è più dolce essere qua a parlarne un anno dopo. L’anno scorso non conoscevo nulla dell’ambiente, ero un pesce fuor d’acqua, non conoscevo le persone, la squadra, i tifosi. Ora sembra essere tutto molto più facile.
Hai fatto i primi giri di pista per provare la F2008 in questa settimana a Fiorano e sicuramente ci darai sotto la settimana prossima a Jerez. Che tipologia di prove farete?
KR: Penso che sarà un normale test per noi. La vettura ha fatto bene a Fiorano e non c’erano condizioni ideali per girare. E’ difficile dire esattamente come ci si sente a guidarla perchè la sensazione era buona e questa è l’unica cosa di cui sono stato convinto. Di più non posso dire perchè siamo all’inizio e potrebbe succedere qualsiasi tipo di inconveniente. Credo che potremmo avere una visione più limpida a Jerez. Sperando che il tempo tenga. Li’ vedremo il comportamento delle altre vetture e faremo tanti giri.
Per quanto tempo starai in Ferrari ?
KR: Eh eh, ho un contratto per altri due anni ed ho sempre detto che ho mai avuto fretta nel firmare contratti prematuramente. Se vorrò , ne posso fare sempre uno domani se dipendesse solo da questo. Però devo valutare bene la situazione che si presenterà alla scadenza dei due anni e solo allora farò i miei progetti e valuterò il da farsi. Da quando ho iniziato in questo mondo, mi sono sempre trovato bene con i miei uomini della squadra, mi piace lavorare con le persone ma solo il futuro mi saprà chiarire le idee.
Kimi, conosci Ron Dennis abbastanza bene. Lui ci ha detto di essere una persona perbene, ed ora non siamo tanto sicuri che lo abbia dimostrato. Sei stato sorpreso dei suoi attegiamenti recenti?
KR: Non mi interessa essere coinvolto in affari di altre persone, perchè è qualcosa che non ha nulla a che fare con me. E’ meglio non dire nulla perchè altrimenti le persone potrebbero farsi un’ opinione sbagliata ed interpretare erroneamente le mie parole. Penso che sia una persona seria se è questo che volete sapere da me. E lo dico sinceramente. Ci sono tante sfaccettature da cui guardare questa situazione che si è venuta a creare. Ognuno resta con le sue convinzioni.
Vorresti avere Schumacher come uomo guida nei tests?
KR: Uhmm penso che testare le vettura sia più redditizio per noi che dobbiamo correre il mondiale, perchè per come sono organizzati ora, cioè ci sono pochi giorni per farli e il tempo è sempre più ristretto, penso che più chilometri accumuliamo meglio è. Lo facciamo per conoscere meglio la vettura ed adattarla al nostro stile di guida. Solo in nostra mancanza , mia e di Felipe, allora si potrebbe senz’altro fare affidamento su Michael. Perchè è pur sempre qualcosa che va a nostro vantaggio direttamente. Lui ha una grandissima esperienza, sa cosa e come fare.
Alla Ducati tutti sanno di puntare su Stoner. Lui è il dichiarato numero uno della squada. Però diverso sport, sempre un campione del mondo fresco di vittoria: ci sarà un’analoga situazione in Ferrari? I
KR: Noi abbiamo iniziato la stagione agli stessi livelli. Ed abbiamo fatto quello che credevamo fosse giusto fare. Abbiamo provato a vincere gare entrambi e ad un certo punto della stagione ci siamo trovati ad alternarci “involontariamente” perchè dopo ogni appuntamento c’era sempre davanti una persona diversa davanti in classifica. Ci siamo alternati. Questo non vuol dire che ci siamo tolti punti a vicenda, abbiamo lottato senza addossarci prerogative di prime guide. Cosi’ faremo quest’anno se sarà possibile. Lotteremo assieme alla squadra per fare del nostro meglio, e lo faremo assieme io e Felipe. Non ci ostacoleremo, ma lotteremo per essere l’uno davanti all’altro. Non importa il numero che hai sul musetto perchè anche se sono campione del mondo io sento che devo ribadire in pista la mia posizione di neo titolato.
Q. Kimi, vincere quindi non ti ha cambiato poi cosi’ tanto. Quale è il tuo approccio alla stagione?
KR: Non sono cambiato poi cosi’ tanto. Di sicuro ho ottenuto quello a cui aspiravo, ed è una cosa fantastica, ma non è stata una rivoluzione nella mia vita personale. Per quanto riguarda la seconda domanda, credo che la risposta possa essere senz’altro questa: sarà più facile la prima parte di stagione rispetto alla scorsa stagione. E’ un annata nuova ma sono nello stesso team, quindi sappiamo entrambi cosa vogliamo. Sarà più facile per tutti e due, e spero di partire alla grande e continuare nel fare bene.
Kimi cosa ne pensi delle novità in termini di tracciati quest’anno? Ci saranno ben tre cittadini. Ed era dai primissimi anni novanta che non si vedevano più di un circuito di questa tipologia nel circus.
KR: Si devo dire che mi piacciono parecchio e sono entusiasta di poterci correre. Amo Montecarlo. E’ l’essenza della F1. Magari non è lo stesso per chi assiste alla gara in tribuna o in Tv, ma per un pilota è una sensazione fantastica quando spingi forte nonostante le strade strette ed i guard rails. Vedremo come saranno i nuovi. A prima vista sembrano essere interessanti e piacevoli da guidare. Non vedo l’ora di farlo.
Cosa dovete migliorare rispetto all’anno scorso?
KR: Dovunque. Ogni cosa. Perchè migliore sempre di più è lo scopo per cui corriamo. Non ci si deve adagiare sugli allori. Sappiamo poi che ci sono certe fasi della gara ed alcuni circuiti che non sono stati il nostro forte l’anno passato. Devo migliorare da parte mia il mio stile di guida laddove ho avuto carenze, e la squadra deve sapermi concedere la possibilità di dimostrare di fare del mio meglio. Dobbiamo crescere assieme dove serve.
traduzione MN
Share this content: