Al dodicesimo tentativo, Tony Kanaan è riuscito a spezzare la maledizione è vincere la 500 Miglia di Indianapolis. In una gara che ha battuto tutti i record (68 cambi di leadership tra 14 piloti differenti), il brasiliano ha effettuato il sorpasso decisivo al giro 197, giusto in tempo prima che uscisse la bandiera gialla per l’incidente di Dario Franchitti. Kanaan ha preceduto nell’ordine tre piloti dell’Andretti Autosport, il sorprendente rookie Carlos Munoz, Ryan Hunter-Reay e Marco Andretti.
Al momento del via il poleman Ed Carpenter mantiene la testa su Munoz e Andretti. La gara è subito un festival di sorpassi, con Kanaan che risale subito dalla dodicesima alla sesta posizione. La prima caution arriva dopo 4 giri, quando JR Hildebrand perde il controllo della propria vettura e finisce a muro alla curva 2. La prima fase della gara è un susseguirsi di scambi di leadership tra Kanaan, Carpenter e Andretti, prima che al giro 35 arriva la seconda caution per un contatto di Sebastian Saavedra alla curva 4. I primi decidono di rifornire, così in testa si porta James Jakes, che era rientrato al pit nella precedente caution. Al restart ricomincia il festival dei sorpassi, a cui si unisce anche Hunter-Reay. La terza caution arriva al giro 57, per un testacoda di Takuma Sato, che però riesce a continuare. Da quel momento la gara vedrà una lunga fase di gara senza interruzioni, con Kanaan, Andretti, Hunter-Reay che restano per il maggior numero di giri in testa, ma con inserimenti anche di Munoz, Will Power e AJ Allmendinger, che è l’unico che rientra al pit puntualmente sfasato di una decina di giri rispetto agli altri. Nel finale qualcuno comincia a cercare di risparmiare il carburante. L’ultimo pit stop comincia attorno al giro 180; Munoz prima, e poi James Hinchcliffe e Dario Franchitti cercano di allungare fino all’ultimo la loro sosta nel tentativo di recuperare qualche posizione. Dopo che tutti hanno effettuato il pit stop, al giro 194 Graham Rahal finisce a muro e provoca la quarta caution. Al momento del restart in testa è Hunter-Reay, ma al momento del restart Kanaan riesce ad infilarlo seguito da Munoz. Pochi istanti dopo Franchitti finisce a muro ed esce l’ultima caution. Con due giri da compiere la corsa finisce in regime di bandiere gialle e Kanaan riesce a vincere la sua prima 500 Miglia di Indianapolis. Prima vittoria in assoluto in IndyCar per il suo team, il KV Racing Technology. Ottimo quinto posto per Justin Wilson che ha preceduto i due piloti di Penske, Helio Castroneves, sempre nella top 10 ma mai realmente in lotta per il successo, ed Allmendinger. Simon Pagenaud, Charlie Kimball e Carpenter hanno completato la top 10. Tra gli altri record, la gara è stata la più veloce della storia, alla media di 187.433mph. Risultati deludenti per diversi per diversi attesi protagonisti: Ryan Briscoe ha chiuso al dodicesimo posto, Sato tredicesimo, Dixon quattordicesimo, Power diciannovesimo ed Hinchcliffe ventunesimo.
Classifica finale:
1 – Tony Kanaan – 200 Giri
2 – Carlos Munoz – 200 Giri
3 – Ryan Hunter-Reay – 200 Giri
4 – Marco Andretti – 200 Giri
5 – Justin Wilson – 200 Giri
6 – Helio Castroneves – 200 Giri
7 – AJ Allmendinger – 200 Giri
8 – Simon Pagenaud – 200 Giri
9 – Charlie Kimball – 200 Giri
10 – Ed Carpenter – 200 Giri
11 – Oriol Servia – 200 Giri
12 – Ryan Briscoe – 200 Giri
13 – Takuma Sato – 200 Giri
14 – Scott Dixon – 200 Giri
15 – Ana Beatriz – 200 Giri
16 – Tristan Vautier – 200 Giri
17 – Simona De Silvestro – 200 Giri
18 – EJ Viso – 200 Giri
19 – Will Power – 200 Giri
20 – James Jakes – 199 Giri
21 – James Hinchcliffe – 199 Giri
22 – Conor Daly – 198 Giri
23 – Dario Franchitti – Ritirato
24 – Alex Tagliani – 196 Giri
25 – Graham Rahal – Ritirato
26 – Katherine Legge – 193 Giri
27 – Townsend Bell – 192 Giri
28 – Josef Newgarden – 191 Giri
29 – Sebastien Bourdais – Ritirato
30 – Pippa Mann – Ritirata
31 – Buddy Lazier – Ritirato
32 – Sebastian Saavedra – Ritirato
33 – JR Hildebrand – Ritirato
Marco Strazzulla
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