Anche quest’anno vi sarà un forte connubio fra la Indycar Series e la 24H di Daytona appuntamento unico nel panorama del motorsport americano. Chi sarà in gioco quest’anno?
Innanzitutto il duo Chip Ganassi Target Racing, composto dall’italo-scozzese Dario Franchitti ed il neozelandese Scott Dixon. Una coppia di tutto rispetto se si conta che entrambi sono gli ultimi due iridati del campionato a ruote scoperte d’oltreoceano. Il primo infatti trionfava nel 2007 in Indy Racing League al volante di una Andretti Green Racing, battagliando fino all’ultimo giro dell’appuntamento finale a Chicagoland, con colui che sarebbe poi diventato il campione 2008, Scott Dixon appunto, pilota Ganassi. Questi , presto, si prendeva la rivincita l’anno seguente, la stagione appena passata. Facendolo da una parte con gli interessi, dal momento che il titolo arrivava con qualche gara d’anticipo, ma d’altra senza fronteggiare il rivale in pista, momentaneamente presosi un anno sabbatico in Nascar. Curioso sottolineare come ambedue, nell’anno dei loro titoli, abbiano avuto il privilegio di poter anche festeggiare il successo nella 500 Miglia. A completare i ranghi degli iridati c’è anche Alex Lloyd, campione Indy Pro Series/Indy Lights nel 2007. Il tutto per un team di primissimo piano, quello di Felix Sabates sponsorizzato proprio dalla Ganassi Racing. I tre infatti guideranno una vettura , la n.02 Target/Telmex Daytona Prototype nella quarantesettesima edizione della competizione.
Il campione Cart 1999 Juan Pablo Montoya, leader indiscusso della Daytona, sarà parte di un altro trio che tenterà la scalata alla vittoria, assieme a Scott Pruett e Memo Rojas. Per il colombiano e per Pruett potrebbe essere questa la terza vittoria consecutiva nella 24H di Daytona. L’anno scorso assieme a loro c’era proprio Dario Franchitti, ora rivale.
Danica Patrick sarà al via con la Childress-Howard Motorsports assieme ad un figlio d’arte come Casey Mears, poi Andy Wallace e Rob Finlay.
Ryan Briscoe guiderà per il team Penske (Castroneves non sarà al via) assieme a Timo Bernhard e Romain Dumas.
Buddy Rice,eroe della 500 Miglia di Indianapolis del 2004, è con Darren Law, David Donohue e Antonio Garcia nel team “Brumos Racing”.
Ryan Hunter-Reay farà squadra con Colin Braun, Oswaldo Negri e Mark Patterson nel “Michael Shank Racing”. Il tutto in attesa di sapere se sarà , parafrasando Manzoni con la sua alta poesia, “due volte nella polvere” o “due volte sull’altar”. Il riferimento, puramente non casuale, è alla situazione paradossale che la sorte ha confezionato per la parabola della sua carriera. Giovane della belle speranze in Cart agli inizi del decennio, ha dovuto accontentarsi di una carriera di secondo piano, nonostante il talento, riciclandosi in altre categorie per la mancanza cronica di appoggi giusti e sponsors. Ritornato meritatamente nell’orbita del circus della Indycar grazie al team di Rahal, ora rischia di fronteggiare un bivio inaspettato. Se la Penske dovesse licenziare Castroneves potrebbe accasarsi nel team biancorosso, e sarebbe questo il culmine della carriera, il giusto premio per tanti sacrifici. Se la Penske ritenesse opportuno conservare il sedile del brasiliano incolume, o se la scelta dovesse ricadere su Justin Wilson, per Hunter Reay si aprirebbe lo spiraglio, molto realistico, di un vero e proprio incubo. La partecipazione di Rahal-Letterman è in forte dubbio, cosi’ come quella di altre scuderie ed incredibilmente non ci sarebbe alcun posto disponibile, tra quelli appetibili, da offrire allo statunitense. Questo significherebbe emigrare in ALMS ed abbandonare i sogni di gloria di un carriera che aveva incominciato a prendere il verso giusto a Watkins Glen.
Poi c’è l’ex pilota IRL, ora collaboratore tester a tempo pieno della Dreyer Samax di Milka Duno, Thomas Enge con l’ ‘Alegra Motorsports’ assieme a Ryan Dalziel, Chapman Ducote, Carlos de Quesada e Jean-Francois Dumoulin.
Jimmy Vasser, campione Cart nel 1996, e co-proprietario della KV Racing Technology è al volante della vettura n 99 GAINSCO/Bob Stallings Daytona Prototype assieme a Jimmie Johnson, Alex Gurney e Jon Fogarty.
Il pilota della “Firestone Indy Lights” Brad Jaeger gareggerà con ” Doran Racing” al fianco di Memo Gidley, Matteo Bobbi e Fabrizio Gollin .
Il co-proprietario della Vision Racing (il team di Tony George), Patrick Dempsey, parteciperà alla classe GT con Joe Foster, Tim Lewis Jr. e Charles Espenlaub.
Al via nella stessa classe ci saranno altre due vecchie conoscenze della Cart e della IRL , il nostro Max Papis (Mastercar-Coast 2 Costa Racing) e Jeff Bucknum (Stevenson Motorsports). E per finire in bellezza, ai nastri di partenza anche, non un pilota, bensi’ un personaggio speciale, Jim Michaelin, direttore gara del gran premio storico di Long Beach.
MN
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