A cura di Vincenzo Carlesimo
Non è bastata la gran gara di Romain Grosjean a fermare il dominio Red Bull: il team anglo-austriaco, infatti, ottiene una doppietta nella gara di Suzuka con Sebastian Vettel che finisce ancora davanti a Webber, ma il pilota Lotus era balzato al comando con una partenza fantastica e ha duellato fino alla fine con l’australiano partito dalla pole position.
E’ stata la strategia a 2 soste a garantire però al quasi 4 volte campione del mondo l’ennesimo successo quando con gomme completamente finite il tedesco girava sugli stessi tempi sia del compagno di squadra sia di Grosjean che avevano fatto da poco il pit, altra dimostrazione di forza da parte di Vettel che con l’ennesima gara da fenomeno dovrebbe finalmente smontare le critiche di chi pensa che vince solo grazie ad un astronave che è la Red Bull.
Il francese della Lotus ha creato problemi a Webber, in quanto l’australiano per poterlo battere ha dovuto optare per le tre soste quando anche lui doveva effettuarne 2 come il compagno di squadra, questo ha reso difficile il sorpasso decisivo perché il pilota Red Bull aveva delle pressioni gomme più alte per permettere agli pneumatici una maggior durata e quindi non riusciva a trovare lo spunto giusto.
Webber è stato in ogni modo molto lesto ad approfittare dei doppiati per prendere la scia e superare il francese a 2 giri dal termine per completare la doppietta Red Bull con Vettel, Grosjean può ritenersi soddisfatto di aver lottato alla pari con i due piloti del team anglo-austriaco ma alla fine ha dovuto arrendersi all’evidenza di non aver il passo per competere con loro.
I 3 hanno fatto praticamente un’altra gara rispetto al resto del gruppo, Daniel Ricciardo fermandosi per ultimo al primo pit, infatti, ha rallentato tutti creando un trenino di vetture che, nonostante era nettamente più veloci, non sono riuscite a liberarsene.
Una volta rientrato ai box l’italo-australiano ha lasciato i due piloti Ferrari, Kimi Räikkönen e Nico Hülkenberg a lottare tra di loro, duello che è durato per tutta la durata della gara a parte Felipe Massa che è uscito successivamente dal gruppo prendersi un drive-through per eccesso di velocità ai box compromettendo, di fatto, la sua buona prestazione odierna.
La lotta per la quarta posizione viene vinta da Fernando Alonso che dopo due gran premi riesce a passare Nico Hülkenberg, in Corea, infatti, l’asturiano ha sofferto moltissimo dietro al talentuoso pilota tedesco non riuscendo mai a superarlo, questa volta il ferrarista riesce nell’impresa prima di Kimi Räikkönen, che soffre più del suo prossimo compagno di squadra, a mettersi davanti al pilota Sauber ma lo fa con gran stile con una manovra straordinaria all’ultima chicane.
La Sauber può festeggiare anche il settimo posto di Esteban Gutierrez, il messicano appena alle spalle del compagno di squadra, completa la sua miglior gara della sua carriera precedendo sul traguardo Nico Rosberg, Jenson Button e Felipe Massa, con il brasiliano che completa i primi 10.
Il grande deluso di giornata è sicuramente Lewis Hamilton, costretto al ritiro dopo appena 7 giri per la foratura del pneumatico posteriore destro in partenza, nella quale con un grande spunto si era infilato tra le due Red Bull, causata dall’ala anteriore di Sebastian Vettel che sfiora appena la Mercedes ma che sfortunatamente rende la vettura del campione del mondo 2008 inguidabile a tal punto che deve parcheggiarsi ai box.
Partenza negativa anche nelle retrovie dove Giedo van der Garde e Jules Bianchi vengono al contatto alla prima curva e finiscono entrambi contro il muro, episodio un po’ simile al Senna-Prost del 1990 ma lì si ci giocava il mondiale qui solamente la penultima posizione.
In India con una vittoria di Vettel e un terzo posto di Alonso il tedesco può laurearsi campione del mondo per la 4° volta consecutiva, il ferrarista deve quindi arrivare secondo per far ritardare di un’altra gara il successo iridato, ma contro questo pilota straordinario è l’unica cosa che può fare.
La Ferrari è in lizza per il secondo posto Costruttori dove ora ha 10 punti di margine sulla Mercedes, ma la Lotus se continua di questo passo può rientrare anch’essa nella lotta. Con un Vettel ormai quasi certo del mondiale, c’è ancora qualcosa di interessante per rendere vive queste ultime gare di F1.
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Pilota | Team | Tempo/Ritirato | Giri |
1. Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | 1:26:49.301 | 53 |
2. Mark Webber | Red Bull Racing-Renault | + 7.1 | 53 |
3. Romain Grosjean | Lotus-Renault | + 9.9 | 53 |
4. Fernando Alonso | Ferrari | + 45.6 | 53 |
5. Kimi Räikkönen | Lotus-Renault | + 47.3 | 53 |
6. Nico Hülkenberg | Sauber-Ferrari | + 51.6 | 53 |
7. Esteban Gutierrez | Sauber-Ferrari | + 1:01.6 | 53 |
8. Nico Rosberg | Mercedes | + 1:12.0 | 53 |
9. Jenson Button | McLaren-Mercedes | + 1:20.8 | 53 |
10. Felipe Massa | Ferrari | + 1:29.2 | 53 |
11. Paul di Resta | Force India-Mercedes | 1:38.5 | 53 |
12. Jean-Eric Vergne | STR-Ferrari | + 1 Giro | 52 |
13. Daniel Ricciardo | STR-Ferrari | + 1 Giro | 52 |
14. Adrian Sutil | Force India-Mercedes | +1 Giro | 52 |
15. Sergio Perez | McLaren-Mercedes | + 1 Giro | 52 |
16. Pastor Maldonado | Williams-Renault | + 1 Giro | 52 |
17. Valtteri Bottas | Williams-Renault | + 1 Giro | 52 |
18. Charles Pic | Caterham-Renault | + 1 Giro | 52 |
19. Max Chilton | Marussia-Cosworth | + 1 Giro | 52 |
20. Lewis Hamilton | Mercedes | Ritirato | 7 |
21. Giedo van der Garde | Caterham-Renault | Ritirato | 0 |
22. Jules Bianchi | Marussia-Cosworth | Ritirato | 0 |
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