L’evento “Milwaukee Mile AJ Foyt 225” è considerato una tappa fondamentale per la storia del team Newman Haas, che ha trionfato nell’ ovale più corto del campionato, da un miglio appena, ben sette volte su ventiquattro partecipazioni. Questo è avvenuto nel corso degli anni dal 1983 fino al 2006, con Mario Andretti, Nigel Mansell, Paul Tracy,
Michael Andretti e Sebastien Bourdais. Lo stesso Team Manager Laningan è l’organizzatore dell’evento dal 1992 ad oggi. Forse quest’anno sarà ancora più dura tentare di rinverdire questa tradizione di vittorie, visto che Justin Wilson e Graham Rahal stanno faticando più del previsto nelle libere.
Champ Car
Indycar- John Andretti ancora su Roth Racing
John Andretti rimarrà per almeno le prossime due gare, a Milwaukee e in Texas, con il team Roth Racing, squadra con la quale ha partecipato alla 92esima 500 Miglia di Indianapolis il 25 Maggio scorso.
Il veterano pilota, nipote di Mario, è stata una delle grandi sorprese dell’intero mese di Maggio, ed ha portato la sua Dallara n.24 al sedicesimo posto finale dopo essere partito in ventunesima posizione. I suoi tempi in gara sono rimasti costanti ed elevati al punto da rientrare in quelli della TopTen della giornata.
Indycar- Dillon Battistini per una seconda Panther-Delphi?
Dillon Battistini è il nome nuovo che circola nel circus Indycar. Infatti sembra molto probabile vedere il pilota trentenne al via nelle ultime gare della stagione. Il britannico, vincitore lo scorso fine settimana della Indy500 del campionato minore Indy Lights, ha programmato alcuni tests a Watkins Glen per il prossimo mese, in vista di un … Leggi tutto
Indycar- Il 26 Luglio si corre ad Edmonton
La Indycar Series ha firmato un contratto di tre anni con Northlands, la compagnia organizzatrice della “Rexall Edmont Indy”. Dunque anche Edmonton entra a far parte del campionato e lo fa dalla porta principale, per quest’anno la gara è prevista nel week-end 24-26 Luglio. Sarà la diciassettesima prova ufficiale del campionato Indycar Series 2008, competizione che, dunque, assegnerà punti validi ai fini del campionato.
Indycar- 500 Indy- Curiosità e statistiche della 92esima edizione
Scott Dixon ha vinto la sua prima Indy 500 dopo sei tentativi. Questa è la sua dodicesima vittoria in carriera nella Indycar Series /IRL e la sua seconda nel 2008 dopo Homestead.
Questa è stata la prima vittoria nella 500 Miglia per Ganassi. Il record appartiene a Roger Penske con quattordici, poi Lou Moore con cinque. Ganassi aveva trionfato con Montoya nel 2000 ed era co-proprietario della vettura di Fittipaldi nel 1989.
Questa è stata la quarta volta che una vettura con il numero nove ha vinto ad Indianapolis 500. L’ultima volta proprio con Montoya nel 2000.
Dixon è il primo neozelandese a vincere la prestigiosa gara.
Indycar- 500 Indy- Come è dolce il latte di Indy
Momenti di un giorno indimenticabile. Sarà forse vero che questa ultima edizione della 500 Miglia di Indianapolis non è stata all’altezza per i duelli in gara rispetto alle recenti passate edizioni. Magari proprio perchè Hornish e Franchitti, due pietre miliari dello sport motoristico d’oltreoceano a ruote scoperte degli ultimi anni, non ci sono più. Sicuramente in quanto a suspence, la Indy ha regalato domenica scorsa, come del resto è sempre accaduto nelle altre edizioni che si sono disputate dal 1909 fino all’anno passato, uno spettacolo mozzafiato, che mette i brividi anche per chi guarderebbe l’evento senza minimo interesse. Perchè le tradizioni sono tali e vanno rispettate, e la Indy 500 è “la” tradizione dello sport motoristico. Perchè lo scenario pre-gara non è stato da meno rispetto al passato, e quando inizia la gara sale l’andrenalina anche a chi la guarda da casa (figuriamoci i fortunati presenti sugli spalti). Perchè anche quando per misfortune varie, escono i piloti per cui tifi, ti ritrovi lo stesso ad assistere agli ultimi giri, gli ultimi chilometri, miglia pardon, percorsi dai piloti, con un attesa snervante, desideroso di sapere chi alla fine riuscirà a trionfare. Perchè a chi vince spetta l’onore di essere ricordato nell’albo d’oro della prestigiossima gara che vale tanto quanto un campionato mondiale di F1 intero. Perchè Dixon non aveva mai assaggiato il latte dell’Indiana (o forse Chip Ganassi che se lo è scolato per primo dalla contentezza e presumiamo dalla sete anche). Tanti “perchè” ed un solo motivo, una risposta univoca e più che soddisfacente : la 500 miglia di Indianapolis è sempre la 500 Miglia. E’ la storia di una competizione che ha radici più antiche delle stesse corse “europee” moderne, e ciclicamente si ripete ogni anno e riproponendosi con una nuova linfa vitale. In particolar modo come accaduto quest’anno.
Indycar – Scott Dixon vince a Indianapolis
Scott Dixon si aggiudica la 92° edizione della prestigiosa 500 miglia di Indianapolis. Il pilota di Ganassi, partito dalla pole ha centrato il successo mantenendo per tutta la gara un ritmo costante ed esente da errori. Dietro di lui Vitor Meira e Marco Andretti completano il virtuale podio, solo quarto il plurivincitore della Indy 500 Castroneves. Molti i colpi di scena che hanno coinvolto i big:
Indycar- 500 Indy- Griglia e novità su alcune livree
Griglia di partenza della 92esima edizione della 500 Miglia di Indianapolis
1 – Dixon – Ganassi – 226.366 2 – Wheldon – Ganassi 3 – Briscoe – Penske
4 – Castroneves – Penske 5 – Patrick – AGR 6 – Kanaan – AGR
7 – M Andretti – AGR 8 – Meira – Panther 9 – Mutoh – AGR
10 – Carpenter – Vision 11 – Scheckter – Luzco Dragon 12 – Bell – D&R
13 – Rahal – NHL 14 – Manning – Foyt 15 – Junqueira – Dale Coyne
16 – Wilson – NHL 17 – Rice – D&R 18 – Hamilton – Vision
19 – Lloyd – Rahal Letterman/Ganassi 20 – Hunter-Reay – Rahal Letterman 21 – J Andretti – Roth
22 – Fisher – Sarah Fisher 23 – Power – KV 24 – Simmons – Foyt
25 – Servia – KV 26 – Viso – HVM 27 – Duno – D&R
28 – Moraes – Dale Coyne 29 – Bernoldi – Conquest 30 – Camara – Conquest
31 – AJ Foyt IV – Vision 32 – Lazier – Hemelgarn 33 – Roth – Roth
Indycar- 500 Indy- Bump Day, fuori il nostro Papis!
Il “Bump Day”, l’ultima chiamata possibile per i non qualificati nelle giornate precedenti, ha cosi’ decretatocon una sentenza inappellabile quanto inamovibile: Yasukawa, Domiguez e Papis si vanno ad aggiungere a Giebler, in qualità di piloti non partecipanti alla novantaduesima 500 Miglia di Indianapolis. Un giorno caldo, infuocato, dove le nostre speranze di vedere un italiano al via della 500 Miglia (l’ultima volta è stato nel 2006 proprio con “Mad Max”) sono svanite come neve al sole. Buddy Lazier, Aj Foyt e Marthy Roth sono invece a bordo, e saranno loro a prendere parte alla gara e a darsi battaglia con gli altri.
Indycar- 500 Indy- Qualifiche 2/3 e libere 7,8,9,10
Quest’anno come anticipato non vi sono state quattro sessioni di qualifiche per la Indy 500, quanto invece tre, per il fatto che la seconda e la terza sono state accorpate in un’unica sola sessione . Ogni sessione è della durata di sei ore, da mezzogiorno fino alle sei di sera di ogni giornata, e come previsto anche questa sessione speciale è stata di soli 360 minuti.
Nella “Pole Day” è stato decretato Dixon come poleman di quest’anno, e sono state assegnate le prime undici posizioni in griglia, in questa giornata sono state assegnate le restanti posizioni, eccezion fatta perl’ultima la trentatreesima, che sarà decisa nel cosiddetto “Bump Day”: la giornata dove vi è l’ultima chiamata per gli esclusi di riscattarsi e conquistatare un posto per la gara. Uno solo, il trentatreesimo appunto.